Antonia Niedermaier è stata la dominatrice della tappa di Ceres in cui ha messo nel sacco addirittura la campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten. La tedesca del team Canyon Sram ha soli 20 anni ed oggi si è ritrovata a realizzare un sogno addirittura più grandi di lei. In pochi la conoscono, sicuramente anche a causa della giovane età, ma in Germania è già applaudita come una piccola campioncina in grado di passare da uno sport all’altro. Nella Salassa - Ceres, una delle tappe più impegnative del Giro donne, ha prima resistito sul Passo del Lupo e poi ha affondato l’attacco dopo lo scollinamento della salita di Vietti.
«Non ho parole per raccontare quello che ho fatto, non ho effettivamente realizzato quello che è accaduto. Oggi non avevo pianificato nulla, volevo solo provare a restare con le migliori e a giocarmi le mie carte, non pensavo che avrei ottenuto un simile risultato. Nell’ultimo chilometro avevo tanti pensieri che mi frullavano nella testa, sapevo che dovevo arrivare da sola, altrimenti contro Annemiek sarei stata battuta. Mi sono imposta di non perdere la concentrazione, ma mi sono detta “antonia, è il tuo momento, non puoi sprecarlo, metti dentro tutto quello che hai” e così ho fatto. Ho capito che potevo vincere solo quando ho passato il traguardo» ci dice Antonia che è arrivata al traguardo letteralmente incredula, negli occhi l’emozione di aver realizzato qualcosa che forse non avrebbe mai immaginato.
Il ciclismo è arrivato nella vita di Antonia in un modo del tutto particolare, da bambina sognava di diventare una campionessa dello sci di fondo, è stata nella selezione della nazionale e poi un po’ per caso è diventata una delle promesse tedesche del ciclismo «É il primo anno in cui mi dedico solo al ciclismo, vengo dagli sport invernali, in particolare pratico lo sci di fondo. So che ciclismo e sci sono molto distanti tra loro, ma in realtà hanno in comune la componente della resistenza. Usavo il ciclismo come allenamento nel periodo senza gare, poi mi ha notato un direttore sportivo della mia zona, mi ha fatto provare ad entrare in una squadra junior ed ora eccomi qui» prosegue Antonia che nonostante sia arrivata al ciclismo molto tardi ha già accumulato diversi risultati. Nella categoria junior nel 2021 ha vinto il bronzo mondiale e l’argento europeo ed ora, nella maggior categoria sta confermando i suoi numeri, già l’anno scorso infatti aveva vinto due tappe e la classifica finale del Tout Cycliste Feminin International de l’Ardeche. «Il Giro è sempre stato un sogno, già il solo parteciparvi mi sembrava perfetto, aver vinto addirittura una tappa mi sembra qualcosa di incredibile. Nonostante lo pratichi professionalmente da poco, il ciclismo mi ha insegnato molto, in particolare a dare tutto senza guardare troppo gli altri.»
È questo il primo Giro di Antonia, la sua corsa dei sogni e anche la prima vittoria wolrd tour; Antonia ha voluto dedicarla a qualcuno di veramente speciale: «Questa vittoria è tutta per mia nonna che è venuta a mancare all’inizio di quest’anno, penso che fosse la persona a cui ero più legata, sono sono cresciuta con lei che è sempre stata la mia prima tifosa. Non so come proseguirà questo Giro, l'obiettivo ora è centrare la top ten nella generale».
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