
Non è stato un successo come gli altri quello conquistato da Matteo Malucelli nella prima tappa del Tour of Hainan. Sul traguardo di Qionghai erano infatti presenti gli stati generali di XDS, il brand cinese che non solo sponsorizza la breve corsa a tappe ma, da quest’anno, anche l’Astana, e sotto i loro occhi il forlivese, stimolato da quella che lui stesso ha definito una “sana pressione”, non ha deluso le aspettative regalandogli una vittoria dal peso e dal valore certamente speciali.
A confermarlo sono state l’euforia e le grida di giubilo che hanno accompagnato le premiazioni del corridore azzurro, chiamato, in più d’una circostanza, a posare con la bici e i dirigenti di un marchio che, approdando nel World Tour attraverso la fornitura tecnica e la sponsorizzazione al team kazako, sta facendo il pieno di visibilità e soddisfazioni.
Da questo punto di vista, Malucelli (che in una squadra cinese – la China Glory Continental Team - ha corso in passato e che in Cina – al Tour of China - aveva già vinto) oggi ha approfittato di una frazione favorevole alle sue caratteristiche per dare il suo contributo confezionando la quinta vittoria stagionale per la sua squadra e la prima personale in questo 2025.
“La tappa era molto corta e per noi che siamo abituati a disputare gare di 200 km, sembra assurdo, ma è un problema, soprattutto dopo un viaggio molto lungo come quello che abbiamo fatto per arrivare fino a qua” ha raccontato in zona premiazioni l’ex JCL Team Ukyo.
“In volata, infatti, non ho avuto delle sensazioni super buone, però per noi era troppo importante vincere e quindi ce l'ho messa tutta per impormi. Penso sia normale: abbiamo bisogno di più chilometri, più ore e più fatica per fare la differenza negli sprint. In questo senso, credo che le frazioni dei prossimi giorni, essendo più lunghe, saranno ancora più adatte a noi. I compagni? Oggi sono stati super contenti di avermi visto vincere, hanno lavorato tutto il giorno per me e io sono riuscito a mettere la ciliegina sulla torta. Senza di loro sarebbe stato tutto decisamente più difficile quindi il merito della vittoria è anche loro” ha detto Matteo prima di spiegarci meglio quando sia stato importante oggi mettere la propria ruota davanti a tutti.
“Un successo come questo sicuramente ti sblocca, ti aiuta a essere più sereno e tranquillizza tutto l’ambiente. Quando i tuoi sponsor vengono alle corse c’è sempre una pressione in più e questa a volte può giocare brutti scherzi, altre invece, come oggi, ti dà quella convinzione, quella grinta in più per vincere. Loro mi hanno chiesto di essere performante in questi tipi di gare e io oggi ho fatto il massimo” ha dichiarato il portacolori dell’Astana, certo che da domani l’approccio alla corsa dell’XDS-Astana sarà differente.
“Oggi sapevamo che tutti ci avrebbero tenuto d’occhio perché siamo l'unica squadra World Tour, i prossimi giorni saremo ancora più controllati ma, avendo già vinto e avendo tolto un peso sia a me stesso che al team, potremo correre tutti molto più tranquilli”.
Con questo spirito non è affatto da escludere che, a partire da domani, possano arrivare nuove gioie per i vertici della formazione kazaka e i dirigenti del suo principale sponsor, persone con cui, al pari dei materiali da esse forniti, Matteo ha avuto modo di entrare in confidenza qualche tempo fa prima di iniziare ufficialmente il suo 2025.
“Li ho conosciuti a dicembre in Cina durante una visita fatta per la presentazione della bici e della squadra. Il mezzo che ci forniscono è veramente veloce ed è performante anche in salita e questo l'hanno dimostrato anche i miei compagni di squadra. Lopez ha vinto ieri il Tour of Hellas ma anche Scaroni in precedenza ha fatto vedere che quando la strada sale la bici è ottima quindi i risultati, in questo senso, parlano chiaro. Quando diciamo che la bici va bene non è una marchetta, ma pura realtà testimoniata dai fatti” ha affermato un Malucelli apparso perfettamente inserito e a suo agio nell’ambiente Astana.
“Con metà della squadra più o meno e con molti italiani avevo già corso in passato, in Gazprom o in altre squadre. Con Masnada e Ballerini, per esempio, ero già stato in Androni. Corridori a parte, conoscevo poi anche una grossa parte dello staff perché è italiano, quindi io mi sono trovato subito molto bene in squadra”.
Qui Matteo, correndovi sia all’UAE Tour (dove è stato vittima di una caduta che l’ha costretto ai box per qualche settimana) che in Belgio, ha fatto la conoscenza anche dell’ultimo vincitore del Tour of Hainan Aaron Gate, presentatosi come lui, al via da Qionghai, con ambizioni importanti.
“Con Aaron ho un buon rapporto, lui principalmente è qui per fare classifica perché è più forte di me in salita tant’è che l'anno scorso ha vinto la generale quindi sicuramente proverà a riconfermarsi. Abbiamo due obiettivi diversi ma nello stesso tempo in comune, perciò, cercheremo di aiutarci e proveremo a raccogliere il massimo entrambi perché la squadra vuole vincere, mettersi in mostra e raccogliere più punti UCI possibili. Quanto parliamo di questa situazione tra di noi? Non è qualcosa per cui non dormiamo la notte. Noi cerchiamo di fare il massimo e poi, di settimana in settimana, quando esce la classifica valutiamo come stanno andando le cose. Non nascondo che durante la gara in certi momenti questa dinamica possa avere una sua incidenza ma noi cerchiamo sempre di correre con la testa più libera possibile perché sappiamo che ci sono tanti fattori che possono entrare in gioco e che non è la singola gara che fa la differenza ma ciò che tutta la squadra sarà riuscita a ottenere nel corso dell’intera stagione”.
Guidato da questa mentalità, Malucelli cercherà di lasciare il segno ovunque la strada gli permetterà di sprigionare i suoi cavalli. Dopo Hainan, come lui stesso racconta, il mirino si dovrebbe spostare su Giro di Turchia e Giro di Ungheria, due corse con diverse chance sulla carta per corridori come lui, ma prima c’è una missione cinese da portare a termine nel migliore dei modi e, soprattutto, una dedica importante da fare.
“La vittoria è per mio papà o meglio, per mio babbo, perché sono romagnolo: oggi compie gli anni” ha concluso Matteo prima di andare a fare collezione di maglie sul podio e iniziare poi a pensare a domani dove, in un’altra tappa per le ruote veloci, potrebbe rendere ancora più memorabile la sua terza trasferta cinese della carriera.
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