Gaia Tormena è la ragazza infallibile del fuoristrada. E’ Campionessa del Mondo in carica e domenica scorsa a Sakarya (Turchia) ha vinto il suo quinto titolo d’Europa consecutivo nell’eliminator, specialità della mountain bike che richiede grande esplosività. Nella finale per l’oro europeo Gaia ha preceduto Marion Fromberger (Germania), terza si è classificata Annemoon Van Dienst e quarta Didi De Vries, entrambe olandesi. Va sottolineato che nel 2023 Gaia Tormena ha anche conquistato la sua quinta Coppa del Mondo di eliminator consecutiva, vincendo pure l’ultima prova a Barcellona.
«La corsa valida per il Campionato d’Europa in Turchia– sottolinea Gaia, 21 anni, di Aosta - è stata più difficile dell’ ultima prova di Coppa del Mondo. Sul circuito di Barcellona mi sento a mio agio e ho molta più fiducia nei miei mezzi. Il percorso di Sakarya invece richiede maggiore tattica: lanciare lo sprint con un secondo di ritardo compromette il risultato. In Turchia ho dovuto sfoderare le mie energie migliori e anche la massima strategia».
Domenica 12 novembre a Palangkaraya la valdostana cercherà di vincere il suo quarto Campionato del Mondo di eliminator. Per Gaia significherebbe anche siglare il quarto “triplete” Mondiale- Campionato d’Europa-Coppa del Mondo. Gran parte delle protagoniste del Mondiale di Palangkaraya saranno europee.
«Sono avversarie temibili anche ragazze di altri continenti – fa notare Gaia, che nell’eliminator gareggia per il team Lupi Valle d’Aosta e l’Esercito Italiano -, in particolare la brasiliana Lara Caetano, molto agguerrita, e la sua connazionale Marcela Lima. Avrò come avversarie anche grandi specialiste del cross country olimpico».
Presto Gaia volerà in Indonesia accompagnata dal ct della mountain bike Mirko Celestino. «La preparazione atletica e tecnica ideale necessaria per il Mondiale - assicura Gaia - l’ho già completata e nei prossimi giorni svolgerò semplice lavoro di rifinitura. Ci sono aspetti che devo curare al meglio: innanzitutto quello mentale, fondamentale nell’eliminator, inoltre la gestione del viaggio intercontinentale che mi attende e l’adattamento al fuso orario e al cibo indonesiano, tutti aspetti che faranno la differenza».
L’eliminator non è popolare come la strada o certe specialità della pista. Tuttavia con riferimento ad una sola specialità Gaia è l’italiana del ciclismo che dal 2019 in poi ha vinto più titoli internazionali. «Leggere il mio nome negli albi d’oro fa un bellissimo effetto. Ho sempre desiderato raggiungere traguardi scolpiti nella storia del ciclismo e nel 2019 quando vinsi la mia prima prova di Coppa del Mondo mi sembrava di aver fatto qualcosa fuori dal normale. L’appetito vien mangiando quindi ogni anno mi metto in gioco, cerco di dare il meglio per arricchire il medagliere».
Nel 2020 era una junior e si cimentò con successo nelle gare su pista; arrivò seconda a Fiorenzuola nell’ Europeo di velocità a squadre correndo con Sara Fiorin e Valentina Basilico. Le specialità veloci della pista potrebbero rappresentare la futura attività di Gaia.
«Tornare ad allenarmi in pista a Montichiari rientra nei miei piani. La mancanza di allenamento invernale su pista nell’inverno 2022-23 si è poi fatta sentire nelle gare di eliminator in cui ero meno reattiva nei cambi di ritmo e facevo più fatica a rilanciare il mezzo. Spero di avere la possibilità di allenarmi al velodromo. Riguardo le competizioni su pista starà al ct Villa e al suo staff valutare se le mie prestazioni saranno degne del posto da titolare in Nazionale. Se verrò convocata per eventi internazionali e sarà compatibile col calendario dell’eliminator non mi tirerò indietro».
da Tuttosport
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.