La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Ferragosto aveva come punto di riferimento la cittadina comasca di Orsenigo, in latino Ursenus, che per un giorno si trasformò nella capitale del ciclismo dilettantistico. La crema della categoria si poteva trovare in poche occasioni, una di quelle era al Trofeo Industria e Commercio Alta Brianza organizzato dalla Pro Loco Orsenigo del presidente Enrico Gaffuri con la collaborazione dell’Associazione Sportiva Franco Bitossi di Senna Comasco presieduta da Giuseppe Baroni. L’AS Bitossi fu fondata da Giancarlo Ronchetti, della Legnami Ronchetti, per la sua amicizia con “cuore matto” Franco Bitossi in cui mosse le sue prime pedalate l’ex professionista Alessandro Pozzi.
Unica, affascinante, estremamente selettiva, per grandi corridori la gara di Orsenigo ha lasciato un segno indelebile nella storia del dilettantismo nazionale. Già dalla prima edizione si intuì che questa corsa si sarebbe ritagliata uno spazio importante tra le elite della categoria.
Facciamo un passo indietro fino al 1974 anno in cui Pierangelo Dell’Acqua, della Lainatese Brooklyn, superò Vincenzo Vanoni della Binda di Varese, e Claudio Corti della Itla nella prima edizione. In solitaria Walter Prandi, valtellinese della Pezzini Morbegno, conquistò la seconda edizione lasciando a debita distanza Sergio Consonni (Pozzi Ferramenta) e ancora una volta Corti (Itla). La grande Itla, guidata dal sapiente Domenico Garbelli, si prese la sua bella rivincita nel 1976 piazzando al primo posto Diego Magoni e al secondo Vittorio Algeri, mentre Giuseppe Martinelli (Pezzini) chiuse in terza posizione. Nel 1977 un giovanissimo Silvano Contini (Pozzi Ferramenta) si fece beffa dei più grandi di quell’epoca trionfando davanti al compianto Luigi Bussacchini (Inoxpran) e Giorgio Casati della Bergamasca 1902.
L’anno seguente ci pensò Walter Delle Case (Lema) a mettere tutti d’accordo con una grande azione solitaria che relegò in seconda posizione, dopo un lungo inseguimento, il compagno di squadra Emanuele Bombini, e in terza Davide Pollio della Nuova Baggio San Siro. Nel ’79 il corridore di casa Fiorenzo Aliverti andò a bersaglio per i colori della Passerini Alassio bruciando in dirittura di arrivo Walter Clivati della Lema, e il compagno di squadra Giuseppe Faraca. Aliverti trionfò anche l’anno seguente (1980) questa volta davanti a Maurizio Piovani (Isal Tessari) e Moreno Argentin della Nuova Baggio San Siro.
L’edizione del 1981 consacrò un grande Domenico Perani (Mecair) che anticipò di alcuni metri Alberto Volpi della Novartiplast. Completò il podio Alfio Zanchi della Palazzago Caffè Asso. Dodici mesi dopo fu Piergiorgio Angeli (Passerini) da perfetto finisseur a firmare l’edizione del ’82 con 6” di vantaggio sulla coppia della Novartiplast Viotto-Cortinovis, quarto si classificò Massimo Santambrogio della Isaltessari. La vendetta di Alberto Volpi non si fece attendere, e nel 1983 lo scalatore della Novartiplast la consumò attaccando sulla rampa del Tassera raggiungendo poi il traguardo con 25” su Maurizio Conti della Passerini e 43” sul compagno di colori Claudio Bestetti. Bressan e Dell’Oca, quarto e quinto classificato, completarono il dominio della formazione allora guidata dal tandem Garbelli-Locatelli.
ALBO D’ORO
1974 Pierangelo Dell’Acqua (Lainatese Brooklyn)
1975 Walter Prandi (Pezzini Morbegno)
1976 Diego Magoni (Itla)
1977 Silvano Contini (Pozzi Ferramenta)
1978 Walter Delle Case (Lema)
1979 Fiorenzo Aliverti (Passerini Gomme)
1980 Fiorenzo Aliverti (Passerini Gomme)
1981 Domenico Perani (Mecair)
1982 Piergiorgio Angeli (Passerini Gomme)
1983 Alberto Volpi (Novartiplast)
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