La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
La Montecarlo-Alassio è stata fra le classiche per eccellenza del dilettantismo europeo. Organizzata dal Velo Club Alassio 3 TTT di Sergio Novello, ha sempre avuto alla partenza corridori che poi hanno fatto carriera nel mondo dei professionisti. L'ideatore Mario Olivero, scomparso all'età di 83 anni con Gianfranco Melgrati (morto a 91) e Sergio Novello, furono i fondatori del Velo Club Alassio. Olivero, che ricopriva il ruolo di segretario, nel 1966 aveva stretto rapporti con la Valle d'Aosta ed era nata la Saint Vincent-Alassio a tappe. Vinse Pierfranco Vianelli (campione olimpico nella prova in linea a Città del Messico '68) davanti all'olandese Joop Zoetemelk. Però la Federazione impose il veto, troppe le gare a tappe ai dilettanti in Italia. Così, dopo tre anni di attesa e, grazie ai contatti con il Principato di Monaco, ecco nascere la Montecarlo-Alassio.
La prima delle ventinove edizioni (15 marzo del 1970) fu tenuta a battesimo dalla principessa Grace Kelly di Monaco e fu vinta per distacco da Giuseppe Perletto con 1'06" su Scigliano e Ottaviano. L'anno successivo Giuseppe Maffeis (Fiat) approfittò di una caduta di Rossi e Sansonetti proprio in vista del traguardo e trionfò a braccia alzate. La terza edizione salutò la vittoria di Aldo Parecchini, mentre nel 1973 s'impose Pietro Algeri della Itla sull'inglese Phil Edwards che si prese la rinvincita l'anno seguente: era il 23 marzo 1974 e il britannico del GS Leone vinse davanti a Vittorio Algeri e Carlo Zoni. Poi toccò a Osvaldo Carpene superare l'australiano Clyde Sefton e il belga De Beule nel '75 quindi seguirono i successi di Angelo Tosoni (Itla) sul compagno di squadra Roberto Ceruti, del comasco Alessandro Pozzi su Corti e Porrini, dell'azzurro pistard Marino Bastianello, di Silvestri Milani che nel febbraio del '79 firmò la doppietta per la System Holz grazie al secondo posto di Fausto Scotti che andò a segno nel 1981, del laziale Giuseppe Petito, di Remo Gugole e Domenico Cavallo entrambi in maglia Fiat Agri, quindi Enrico Pezzetti, Claudio Vandelli, Fabio Parise, Luca Gelfi, Sergio Carcano, Gianluca Bortolami, Diego Ferrari per la gioia della Dari Mec della famiglia Dagnoni, fino alla doppietta (1991-1992) del compianto Fabio Casartelli il solo che sia stato capace di vincere due edizioni della classica italo-monegasca.
Le ultime quattro edizioni videro imporsi Gianmatteo Fagnini, allo sprint su Daniele Nardello, Giuseppe Tartaggia, Biagio Conte e Giuliano Figueras che firmò il trionfo per la Zalf Fior nel 1996. Dal 1997 la corsa assunse la nuova denominazione di Mentone-Alassio.
ALBO D'ORO
1970 Perletto Giuseppe (GS Costa Azzurra)
1971 Maffeis Giuseppe (C.S. Fiat)
1972 Parecchini Aldo (I.A.G. Gazoldo)
1973 Algeri Pietro (GS Itla)
1974 Edwards Philip (Gbr-GS Leone)
1975 Carpene Osvaldo (Chi.ma Castello)
1976 Tosoni Angelo (GS Itla)
1977 Pozzi Alessandro (GS Lema)
1978 Bastianello Marino (Nuova Baggio San Siro)
1979 Milani Silvestro (System Holz)
1980 Petito Giuseppe (Fracor L'Aquila)
1981 Scotti Fausto (Isal Tessari)
1982 Gugole Remo (Fiat Trattori)
1983 Cavallo Domenico (Fiat Agri)
1984 Pezzetti Enrico (Isal Tessari)
1985 Vandelli Claudio (Giacobazzi Lambrusco)
1986 Parise Fabio (Zalf Fior)
1987 Gelfi Luca (Remac Bresciaplast)
1988 Carcano Sergio (Gloria Caffè Cuoril)
1989 Bortolami Gianluca (Remac Verynet)
1990 Ferrari Diego (Dari Mec Ingranaggi)
1991 Casartelli Fabio (Domus 87 Plant Group)
1992 Casartelli Fabio (Domus 87 Plant Group)
1993 Fagnini Gianmatteo (Cosmos Bresciacalze)
1994 Tartaggia Giuseppe (Podenzano Addax)
1995 Conte Biagio (Euromop Caneva Record Cucine)
1996 Figueras Giuliano (Zalf Fior)
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