Abbiamo già parlato d'amore ai Giochi Olimpici di Paris 2024, ma la cronaca ci costringe a tornare sull'argomento. Il cuore è il muscolo fondamentale per la nostra sopravvivenza e fa la differenza in qualsiasi disciplina olimpica così è a lui e a L'amor che move il sole e l'altre stelle che è dedicato il nostro diario da Parigi in questa penultima giornata di gare.
Ieri abbiamo vissuto la gioia incontenibile per il successo nella madison di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, festeggiate da tutta la squadra azzurra, compresa Elisa Balsamo, che se non fosse ammaccata come il suo pupazzo Bao che la accompagna da sempre sarebbe sicuramente stata in pista a giocarsi le sue chance al posto di una delle due campionesse olimpiche. A piangere a dirotto tra i tanti in maglia Italia c'era anche Martina Alzini, riserva del quartetto che si è fermato ai piedi del podio, che prima che cominciasse l'americana con le sue due amiche in gara ci aveva confidato di aver finito tutte le lacrime a disposizione.
«E invece ne avevo ancora, evidentemente (sorride, ndr). Quando due pezzi del tuo cuore diventano campionesse olimpiche l'emozione è travolgente» confida la 27enne di Legnano in forza al Team Cofidis, squadra anche della sua dolce metà. Due sere fa, in occasione dell'Omnium maschile dominato dal suo fidanzato Benjamin Thomas, ha sfogato tutta la sua emozione, che ora ci racconta con più calma, ma con ancora gli occhi lucidi.
«Chi non mi conosce penserà che sono una sensibilona che piange come una fontanella, ma so bene i sacrifici che ci sono dietro ai successi di ragazze che posso definire quasi sorelle, con cui sono cresciuta fin dalle categorie giovanili, e il ragazzo con cui vivo da ormai 4 anni. Le ultime due sere sono state speciali. Sentirmi dire che non avrei corso è stato difficile da accettare, ma non scorderò mai la pelle d'oca provata in questo velodromo, in cui due anni fa ho conquistato il mondiale nell'inseguimento a squadre con le mie compagne di sempre» continua Martina, che nei prossimi giorni resterà in Francia per disputare il Tour de France Femmes.
Per Ben e Marty è stato galeotto il lago di Garda, non lontano dalla pista di Montichiari, sede di frequenti allenamenti per entrambi. «Dove metteremo la medaglia d'oro? Deciderà lui. Per ora in casa abbiamo appesa la mia maglia iridata e il suo attestato di partecipazione agli scorsi Giochi di Tokyo. Fece 4° e da lì è ripartito con grande determinazione. Conciliare la doppia attività strada e pista (lui vanta 5 titoli mondiali fra omnium, madison e corsa a punti, ndr) per entrambi è davvero difficile, si è meritato la consacrazione davanti a tanti tifosi e alle persone a lui più care, in primis i genitori» aggiunge Martina che oggi rischia di commuoversi ancora.
Benjamin Thomas torna in gara nella madison con ambizioni. L'americana che ha incoronato ieri le sue compagne oggi potrebbe regalarle una nuova scarica di adrenalina. Non si dice che non c'è due senza tre? Nel dubbio, porterò in pista un pacchetto di fazzoletti.
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