di Angelo Costa
Nuovo episodio di crudeltà da parte degli organizzatori: nella tappa attraverso gli incantevoli paesaggi dell’Abruzzo sono riusciti a piazzare il rifornimento dei corridori in località Filetto.
Infortunatosi al ginocchio a Napoli, Roberto Reverberi, ds della Bardiani Csf Faizanè, ha tenuto a precisare: «Non era un modo per dire ai miei corridori che il Blockhaus si fa con una gamba sola».
Il più vecchio degli italiani in gara, Domenico Pozzovivo, 40 anni a novembre, a Isernia ha puntualizzato che, essendo originario di Policoro, il cartello «Centro paleolitico» non lo riguarda.
Dalla stazione spaziale nella quale è in orbita, Samantha Cristoforetti ha chiarito di aver salutato soltanto l’Eurovision perché il Giro non è ancora decollato.
Nessuno stupore per quanto accaduto a Napoli, dove un pensionato in attesa dell’arrivo della tappa del Giro ha preso a male parole i partecipanti al Giro E: il clima è elettrico.
Su un traguardo volante, Ciccone e Cataldo si sono giocati una pecora messa in palio per il primo corridore abruzzese che vi sarebbe transitato: il più classico degli arrivi sul filo di lana.
Tramite l’Associazione di categoria, i corridori informano che, nonostante la tv si ostini a inquadrare soltanto chi è in fuga, anche gli altri stanno facendo regolarmente il loro lavoro.
Precisazione dalla portaerei ormeggiata nelle acque del golfo di Napoli: «Il vestito indossato da Marta Bastianelli sul palco del Processo non è una nostra divisa».
Seconda precisazione dalla portaerei ormeggiata nelle acque del golfo di Napoli: «Il cannone della nostra nave era solo casualmente puntato contro il palco del Processo».
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