Una furia. Una furia rossa, visto che siamo in Spagna. E stavolta Remco Evenepoel ha tutte le ragioni per esserlo. All'arrivo della cronosquadre, che la sua Soudal Quick Step ha affrontato per ultima, il belga è furibondo: «È stato super pericoloso, è stata una tappa ridicola. Una corsa di una merda, non riuscivamo a vedere niente. Non vedevamo niente nelle piccole strade della città. Avete tutti le luci accese sopra le vostre telecamere, questo dice tutto. È buio, è semplicemente buio. Riuscite ad immaginare cosa vuol dire stare a ruota, prendere l'acqua in faccia tutto il tempo e non riesci a vedere un metro dentro davanti a voi?».
La tirata di Remco continua: «Non si può fare nulla contro la pioggia, ma si piò fare qualcosa per evitare di correre con il buio. Domani tutti mi criticheranno un'altra volta perquello che sto dicendo, ma è stato semplicemente pericoloso. Non si guida a 200 km orari in autostrada al buio senza fari. Siamo qui per vinecere, siamo anche disposti a richiare ma non in questo modo. L'organizzazione deve pensare alla sicurezza e stasera non lo ha fatto. Questo è davvero un peccato per una gara così bella come la Vuelta».