La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi.
Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.
Si chiamava Angelo Tameni ed era una promessa del ciclismo bresciano. Aveva 21 anni e ementre si allenava nella discesa verso Sant’Andrea di Nuvolento finì sotto un camion perdendo la vita. Era il 1971 e qualche mese dopo la sua tragica scomparsa, il Gruppo Sportivo Erbitter di Gavardo, allora presieduto da Carlo Bresciani, gli dedicò la corsa. Nacque il Trofeo Angelo Tameni che andò avanti senza interruzioni fino al 1993. L’Erbitter promuose la gara per sei edizioni, dal 1971 al 1976, poi fu rilevata dal gruppo sportivo Amici di Angelo Tameni società presieduta da Pompeo Giottoli e naturalmente voluta dalla famiglia Tameni capeggiata da Ugo fratello di Angelo.
L’evento ebbe subito un grande impatto tra i dilettanti di quell’epoca tant’è che la prima edizione venne conquistata dal campione italiano Aldo Parecchini, della IAG Gazoldo, in volata su un drappello di corridori. L’anno seguente ci fu la stoccata di Giuliano Fontana (Varese Ganna) che anticipò di una stagione la vittoria di Vittorio Algeri (Itla) su Bruno Vicino nel 1973. Sul libro d’oro del “Tameni” non poteva mancare un bresciano doc e Giuseppe Martinelli (Europack) non tardò a lasciare il segno sulle strade di casa e si aggiudicò la prova del 1974. Altrettanto fece l’anno dopo Marco Tabai, altro bresciano, che trionfò superando il belga Bellet e Walter Prandi della Pezzini Morbegno.
Nel 1976 la vittoria era ancora di Vittorio Algeri: al termine di una corsa bersagliata dal freddo e dalla pioggia, il bergamasco della grande Itla riuscì ad imporsi con 10” su Ennio Vanotti (Mobili Doneda) e 17” su Giuseppe Saronni della Pozzi Ferramenta.
Il 1977 fu l’anno di Paolo Sigurotti della Inoxpran, mentre Daniele Breda (System Holz) andò a bersaglio la stagione successiva in cui battè Emanuele Bombini della Lema e Stefano Mora della Ceramiche Abetone. L’impresa di Walter Clivati (oltre 110 km di fuga) segnò l’edizione del 1979 in cui il corridore della Lema colse il successo con 1'25" su Fiorenzo Aliverti e il compagno di squadra Alessandro Paganessi.
L’edizione numero 10 portò agli onori della cronaca Claudio Pettinà della Nuova Corbettese. Il veneto vinse allo sprint su quattro compagni di avventura: Giuliano Biatta, Walter Delle Case, Ezio Moroni e Giuseppe Faraca. Seguirono i trionfi di Domenico Perani, in maglia Mecair, di Manrico Ronchiato della Passerini su Giorgio Zanotti, e di Mauro Ricciutelli della Polli Lissone che sprintò davanti a Calloni e Claudio Bestetti.
Spettacolare fu l’arrivo del 1984 con tre atleti della Bresciaplast-Novartiplast a contendersi il Trofeo. Vinse Tullio Cortinovis davanti ad Alberto Volpi e Daniele Del Ben. A 1’50” Alberto Elli (quarto) completò la trionfale giornata della squadra di Mario Cioli che piazzò in sesta posizione anche Flavio Giupponi. Nei tre anni successivi ci fu il dominio delle formazioni di Olivano Locatelli; nel 1985 Dario Montani bruciò con colpo di reni sulla linea di arrivo l’idolo locale Marco Tabai, nel 1986 Alberto Elli s'impose per distacco davanti a Roberto Gusmeroli, nel 1987 la Remac fece doppietta con la vittoria di Angelo Lecchi e il secondo posto di Luca Gelfi.
L’egemonia dei ragazzi di Cioli venne spezzata nel 1988 per volontà di Stefano Faustini (Lombarda Tacchini) che ebbe gioco forza sul compagno di squadra Bernardino Campa. Terzo si classificò l’elvetico Sandro Vitali del Velo Club Mendrisio.
La Remac, allora affiancata dal marchio Verynet, tornò protagonista nel 1989 questa volta grazie a Fabrizio Ghirardi primo davanti ad Angelo Corini (Resine Ragnoli) e al compagno di colori Paolo Lanfranchi. Poi in via Roma a Gavardo, si presentò in trionfo Francesco Frattini della Passerini Thermobus: quindi Roberto Giucolsi nel 1991, che si mise alle spalle Evio Grillo, Dino Rinaldi (Oltrepo Geras) nel 1992 su Ivan Luna e lo stesso Frattini, e infine niente meno che Marco Villa, attuale cittì della Nazionale Italiana della pista, allora portacolori della Addax Balla Con Noi. Da grande sprinter qual’era, Villa precedette Ivan Luna e Marino Beggi.
ALBO D'ORO
1971 Parecchini Aldo (IAG Gazoldo)
1972 Fontana Giuliano (VC Varese Ganna)
1973 Algeri Vittorio (Itla)
1974 Martinelli Giuseppe (GS Europack)
1975 Tabai Walter (SC Barbaiana)
1976 Algeri Vittorio (Itla)
1977 Sigurotti Paolo (Inoxpran)
1978 Breda Daniele (System Holz)
1979 Clivati Walter (Lema)
1980 Pettinà Claudio (La Nuova Corbettese)
1981 Perani Domenico (Mecair)
1982 Ronchiato Manrico (Passerini Gomme)
1983 Ricciutelli Mauro (Polli Lissone)
1984 Cortinovis Tullio (Novartiplast)
1985 Montani Dario (Bresciaplast)
1986 Elli Alberto (Bresciaplast)
1987 Lecchi Angelo (Remac)
1988 Faustini Stefano (Lombarda Tacchini)
1989 Ghirardi Fabrizio (Remac Verynet)
1990 Frattini Francesco (Passerini Thermobus)
1991 Giucolsi Roberto (Polisportiva Corsico Coop)
1992 Rinaldi Dino (Oltrepò Geras)
1993 Villa Marco (Addax Balla con Noi)
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