Questo spiacevole episodio, che sarebbe potuto tramutarsi in tragedia, è solo l'ultimo incidente a livello temporale avvenuto in competizione quest'anno. L'ACCPI a nome dei ciclisti professionisti italiani torna a chiedere maggiore sicurezza in corsa appellandosi al sindacato internazionale dei corridori CPA e alla federazione internazionale UCI per far sì che le gare della massima categoria e non solo (il problema è quanto mai urgente anche in ambito giovanile) siano meglio organizzate.
Dal canto suo l'Assocorridori italiana sta continuando la campagna di sensibilizzazione #TIFATECIERISPETTATECI per promuovere le "buone maniere" che ciclisti e automobilisti devono mantenere in strada e si sta battendo perchè il metro e mezzo per il sorpasso sicuro diventi legge come in altri paesi.
Non si può scherzare sulla pelle dei corridori e di chi in gara svolge un ruolo preziosissimo come il poliziotto che ieri a Varese ha letteralmente salvato il gruppo. A lui i professionisti italiani inviano un augurio di pronta guarigione, a tutti i membri della scorta tecnica, della polizia stradale e ai volontari che operano per il regolare svolgimento delle corse in Italia e all'estero rivolgono un grande ringraziamento.
foto tratta da Varese News
comunicato stampa ACCPI
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