Le prime gare di stagione sono arrivate, l'Europa sta per indossare i panni tradizionali del continente di riferimento per il mondo delle due ruote e quindi non può esserci momento migliore per andare a scoprire le forze nuove del ciclismo italiano. Vi proponiamo un viaggio a tappe alla scoperta dei volti nuovi del nostro movimento: vi parleremo quindi dei neoprofessionisti, dei corridori approdati nelle formazioni Devo delle grandi squadre, dei team Continental italiani e dei nostri ragazzi che militano un po' in giro per il mondo. Siete pronti? Partiamo e... pedalate con noi!|
SECONDA PUNTATA - I DEVO TEAM
Il viaggio alla scoperta dei giovani italiani che militano nei Devo Team parte, noblesse oblige, dal tricolore: Edoardo Zamperini, campione italiano Under 23, apre idealmente il discorso dei corridori che approdano al team Devo di una grande squadra: il veronese, che ha vinto tra l’altro l’Oscar tuttoBICI della categoria, vestirà infatti la maglia del vivaio della bretone Arkea B&B Hotels.
Resta nella categoria Continental anche Davide Donati - per lui nel 2024 il trionfo al Liberazione e il secondo posto al Giro del Belvedere - che lascia la Biesse Carrera per approdare al vivaio della Red Bull Bora Hansgrohe e quindi avrà una grande opportunità davanti a sé. Come lui anche Thomas Pesenti, 25enne lombardo che arriva da una bella stagione con la JCL Team Ukyo e approda alla Soudal Quick Step Devo.
JUNIORES, C’E’ DEL TALENTO. Le squadre Devo dei team che contano hanno pescato a piene mani nella categoria juniores che fa davvero ben sperare per il futuro del nostro movimento. Ad aprire la lista non poteva essere che il campione del mondo della categoria Lorenzo Mark Finn (per lui, tra le altre, anche una tappa del Giro della Lunigiana e i due titoli italiani della categoria, oltre all’Oscar tuttoBICI) che continuerà il suo percorso - già iniziato nel 2024 nel vivaio della Red Bull.
La UAE Emirates ha voluto nella sua formazione Next Gen Enea Sambinello (tre vittorie per lui tra cui una tappa del Giro del Friuli, il secondo posto al Giro della Valdera, il terzo all’italiano crono e al Giro del Friuli) e Davide Stella che ha firmato sei vittorie su strada facendo man bassa di titoli italiami, europei e mondiali in pista. E proprio Stella ha regalato all'Italia la prima vittoria ufficiale nel calendario Uci 2025 conquistando il successo nella seconda tappa del Tour of Sharjah, corsa di categoria 1.2 disputata negli Emirati Arabi Uniti.
Un altro campione del mondo, stavolta di ciclocross 2024 è Stefano Viezzi (su strada, primo a Castrocielo e 7° al Lunigiana) che correrà nella formazione vivaio della Alpecin Deceuninck e potrà affinare l’arte della multidisciplinarietà alla scuola di Mathieu Van der Poel
Dal Team Giorgi alla XdS Astana Development passa Ludovico Mellano, piemontese che nel 2024 ha centrato quattro successi tra i quali una tappa del Giro d’Abruzzo, dove fra l’altro ha chiuso al secondo posto della generale, piazzandosi poi terzo al Trofeo Buffoni e ottavo all’europeo su strada. Con lui nella formazione kazaka anche Luca Attolini dalla Mario De Cecco Logistica Ambientale e David Zanutta dal Team Tiepolo Udine. Luca Travaglia dalla Padovani approda al Team Novo Nordisk Development. Nutrita la pattuglia italiana del Bahrain Vicvtorious Development Team, che ha "inglobato" lo storico Cycling Team Friuli: dal team Continental arrivano Alessandro Borgo, Thomas Capra, Lorenzo Mottes e Bryan Olivo accanto ai quali faranno il loro esordio nella categoria Elia Andreaus, Santiago Basso (figlio di Ivan) e Leonardo Consolidani.
A chiudere questo elenco di juniores che approdano ai Devo Team ufficiali c’è Andrea Bessega che - forte di due vittorie e piazzamenti eccellenti come il secondo posto al Giro del Veneto, il 4° all’Eroica Juniores a tappe, il 5° al Lunigiana e al Giro del Friuli - continuerà il suo percorso di crescita nella Lidl Trek Future Racing.
QUELLI CHE... CI SONO GIA’. Il nutrito gruppo di juniores che abbiamo appena citato va ad affiancare un manipolo altrettanto corposo di ragazzi che già da una o due stagioni militano nelle formazioni Devo delle squadre più forti del mondo. Dario Igor Belletta e Pietro Mattio si preparano a vivere la loro terza stagione con la maglia della Visma Lease a Bike e al terzo anno c’è anche Federico Savino nella Soudal Quick Step: quest’ultimo nel 2024 ha fatto molto bene, vincendo una tappa del Circuit Ardennaise e il Gp Stad Halle, giungendo secondo al Lombardia U23 e 3° nella classifica finale del Bohemia Tour. Con lui nel team belga anche Renato Favero che si è laureato campione europeo dell’inseguimento a squadre Under 23 ed è stato sfortunato protagonista al mondiale Élite nella stessa specialità.
Un altro talento dell’inseguimento a squadre è Luca Giaimi della UAE Emirates Gen Z mentre Matteo Milan, fratello di Jonathan, proseguirà il suo cammino nella Lidl Trek Future Racing.
Nella Tudor Under 23 alla corte di Fabian Cancellara ci sono Samuele Alari e Juan David Sierra con quest’ultimo che, oltre agli ottimi risultati ottenuti in pista, ha vinto la terza tappa del Tour de la Mirabelle in Francia e sempre in Francia ha chiuso al quinto posto la Paris-Troyes.
Nella XdS Astana militano Mattia Negrente, che ha messo la sua firma sul Gp Goritska, e Simone Zanini mentre un’altra coppia continua a lavorare nella Hagens Berman Jayco che da quest’anno è il vivaio ufficiale della Jayco AlUla: si tratta di Samuele Privitera e Mattia Sambinello che stanno crescendo alla scuola di Axel Merckx.
A completare il quadro ci sono Nicholas Milesi (2° all’italiano crono e nono all’Europeo nella stessa specialità) nel vivaio della Arkea e Simone Gualdi (9° al Valle d’Aosta e 14° all’Avenir) nella Wanty - Nippo - Re-Uz, vivaio della Intermarché.
Senza dimenticare, naturalmente, il lavoro delle Continental italiane (di cui vi parleremo nella puntata di domani): speriamo che la loro scelta sia sempre più internazionale e non legata semplicemente alla “convocazione” per partecipare a qualche gara italiana con i professionisti: i nostri ragazzi hanno bisogno di un percorso che possa farli crescere attraverso il confronto continuo con i pari età di tutto il mondo.
Perché se al momento non abbiamo il fenomeno - anche se qualche segnale importante c’è -, di ragazzi talentuosi il ciclismo italiano ne ha ancora parecchi. Bisogna “solo” aiutarli a crescere.
2 - continua
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