PRUDHOMME. «Ci vogliono squadre di 8 uomini»

PROFESSIONISTI | 24/07/2016 | 07:39
Christian Prudhomme non lo manda certo a dire: per rilanciare lo spettacolo al Tour, una delle ricette è quella di diminuire il numero di corridori per squadra, passando da 9 a 8.
«Ora più che mai, è una decisione da prendere assolutamente. La strapotenza della formazione della maglia gialla ha finito per anestetizzare la corsa sulle montagne - ha detto il direttore del Tour al termine dell'ultima tappa alpina -: so che le grandi squadre non vogliono saperne, ma credo che tutti possano capire che questa è una decisione da prendere nell'interesse superiore del ciclismo».

E non è un caso che questa sia una delle novità di cui si sta discutendo per l'annunciata Riforma del Ciclismo.
Copyright © TBW
COMMENTI
Inevitabile.
24 luglio 2016 09:56 Bastiano
Come al solito hanno capito tutto.
Se poi ci aggiungi l\'obbligo di rianalizzare i prelievi dopo 8 anni, sapremo anche chi bara e chi è corretto.

non concordo
24 luglio 2016 11:03 daniel70
secondo me non ottieni niente anche se corri con 7 uomini per squadra tanto la Sky ti porterà sempre 6 gregari di lusso. Fai una cronoscalata o due in più. Magari la cronoscalata del Ventoux del Tourmalet o del Galibier (ma partendo dai piedi della salita)

Meglio di niente
24 luglio 2016 11:48 lupin3
Puo essere un buon inízio, non me l aspettavo...bene. anche se bisognerebbe avere squadre da 6 uomini, abbuoni intermedi, abolire radioline e srm a manubrio, al seguito solo moto dotate di ruote e ammraglie con bici di varie dimensioni e pedali , percorso degni come chilometraggio, altimetria e tipologia strade. Tutto questo eviterebbe lo strazio di avere il maggiore evento del nostro sport totalmente inguardabile come quest anno.

Non servirebbe a niente
24 luglio 2016 13:46 pickett
Domanda:se la Sky avesse fatto a meno di Stannard il Tour avrebbe cambiato faccia?Ovviamente no,non sarebbe cambiato assolutamente nulla.Per tornare a vedere un po' di spettacolo bisognerebbe riproporre un percorso equilibrato,con una bella crono di 50 km prima delle montagne,e un'altra crono di 50 km come ultima tappa.Purtroppo gli organizzatori di Giro,Tour e Vuelta,stupidamente,da alcuni anni conducono questa assurda guerra alle crono,aumentando sempre + il numero delle tappe di montagna,coi bei risultati che vediamo.

x Pickett
24 luglio 2016 14:54 mdesanctis
Come no!!! Così torniamo ai giri per passisti. Grazie. Abbiamo già dato con la noi degli anni 90 e 00 dove, a parte il Pirata, hanno vinto corridori di stazza (poi sappiamo anche come hanno vinto...)
Ma per cortesia. Cominciamo a togliere un corridore a squadra. Inseriamo più squadre. Inseriamo arrivi in salita fin dalla prima settimana e rendiamo il finale meno duro per evitare che tutti corrano con il freno a mano tirato per paura di scoppiare negli ultimi gg.
mdesanctis

Non è colpa del Team Sky
24 luglio 2016 15:35 maicol
Se uno sponsor mette soldi nel ciclismo per avere la squadra più forte del mondo, non capisco perche dobbiamo dare la colpa agli Inglesi che vincono il loro 4 Tour de France.. Non vietano a nessuno di attaccare però se gli altri non fanno la differenza non è colpa loro

Risposta a desanctis
24 luglio 2016 15:40 pickett
Una crono di 50 km prima delle montagne obbligherebbe i corridori con 4 o 5 minuti di distacco sul groppone ad attaccare in montagna,senza aspettare gli ultimi 2 km dell'ultima salita.Proprio come accadeva una volta.é talmente ovvio che mi sembra quasi offensivo spiegarlo...

@pickett
24 luglio 2016 18:02 simo
Ottimo intervento.
In molti non hanno capito che la "vueltizzazione" delle corse a tappe sta togliendo valore tecnico ai Grandi Giri.
Perchè esaspera il tatticismo di chi fa classifica.
Storicamente poi i Tour e i Giri,quando il corridore migliore è supportato dalla equipe mogliore,si sono sempre svolti così.
Piuttosto,sono terrorizzato dalle pagliacciate che si inventerà ASO per favorire uno come Bardet...

Simone Basso

Chi non risica non rosica
25 luglio 2016 08:36 gobbo
Troppa importanza ai punti protour, troppa importanza ai piazzamenti nella classifica finale...

x Pickett
25 luglio 2016 08:57 mdesanctis
Non mi offendo mica, se mi spiegassi una cosa che abbia un senso.
Ma il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti. Proprio negli anni scorsi si è visto che le lunghe crono uccidevano il Tour. Dove li recuperi, in condizioni normali, 4 o 5 minuti in salita? Siamo mica nel ciclismo del dopoguerra o in quello degli anni 90...
E' stato sbagliato mettere un finale così duro. Tutti hanno corso con il timore degli ultimi 3-4 gg. Metti un paio di belle tappe di montagna dopo una settimana, fai la selezione naturale senza stravolgere subito la classifica e dai il tempo a chi è partito in ritardo di condizione di tentare il recupero negli ultimi.
Cordialmente
mdesanctis

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Mondiale di ciclocross è ormai passato e Wout van Aert tutto sommato è soddisfatto della sua medaglia d’argento. Il belga vuole guardare avanti alla stagione su strada e in particolare alle Classiche di primavera, che insieme alla maglia rosa...


La stagione 2025 è iniziata da una manciata di settimane, ma sembra già entrata completamente nel vivo; archiviate le corse australiane ecco che è il turno per il Medio Oriente di prendersi il ruolo da protagonista. Stanno per accendersi i...


Le prime gare di stagione sono arrivate, l'Europa sta per indossare i panni tradizionali del continente di riferimento per il mondo delle due ruote e quindi non può esserci momento migliore per andare a scoprire le forze nuove del ciclismo...


Con le prime gare di stagione è ripartita a tutti gli effetti la corsa all'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai Professionisti: come sapete, la classifica è stilata tenedo conto della graduatoria UCI che viene aggiornata ogni settimana e...


Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un fattore chiave che permette anche un buon risparmio di denaro. In questa direzione è obbligatorio segnalarvi gli occhiali Turbolence di Rudy...


Quando sente parlare di Sanremo, Dino Zandegù rinasce. Non tanto la Sanremo, intesa come Milano-Sanremo la classicissima di primavera, quanto il Festival di Sanremo della canzone italiana. Sarà la dolcezza dei ricordi: la prima edizione si tenne nel 1951, Dino...


Viene dal Paese dei fiori e ado­ra la musica. In un certo senso Stijn Vriends, presidente e AD di Vittoria Spa da quattro anni, è un direttore d’orchestra, visto che ha senso del gruppo e del comando in­nato, che svolge...


A Torino è nata una nuova squadra di elite e under 23. Si tratta del team Goodshop Yoyogurt creato da Daniele Laino, imprenditore di Reana (Torino). Malgrado l’impegnativa e soddisfacente attività commerciale, Daniele ha sempre trovato del tempo da dedicare...


Il Ghisallo Cycling Museum riapre il primo di marzo e annuncia - oltre all'evento di riapertura con Bugno e Chiappucci, una giornata focus sul ciclismo femminile, fissata nella giornata internazionale della donna, l'8 marzo, con la presenza della plurititolata Nicole...


Prosegue in vista della nuova stagione la preparazione alle corse per i giovani allievi del Pedale Senaghese diretti da Lorenzo Redaelli. Nel frattempo il team, presieduto da Arturo Gorla e coordinato da Luca Ortolani Della Nave, ha ufficializzato e dato...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024