Il Mondiale di ciclocross è ormai passato e Wout van Aert tutto sommato è soddisfatto della sua medaglia d’argento. Il belga vuole guardare avanti alla stagione su strada e in particolare alle Classiche di primavera, che insieme alla maglia rosa al Giro d’Italia sono il suo obiettivo principale.
«Come ho già detto non sono deluso del mio secondo posto al Mondiale di ciclocross – ha detto van Aert al programma televisivo Bistrot Vélo –: arrivare secondo alle spalle del migliore corridore del mondo è un ottimo risultato. Poi ho totalizzato molti punti UCI e quindi il prossimo anno potrò partire più avanti».
All'indomani del mondiale il belga è uscito per un lungo allenamento pedalando per oltre sei ore, dimostrazione questa di come la sua testa sia già rivolta ai prossimi appuntamenti. Il programma delle corse ancora non è definito, ma per certo Van Aert punterà al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix, le corse che per lui contano più di tutte le altre.
«Quando sono arrivato secondo al Giro delle Fiandre dietro Mathieu Van der Poel nel 2020, pensavo di avere molte altre opportunità per vincere una Classica Monumento sul pavé. Ma eccoci qui nel 2025 e, a parte il mio terzo posto alla Roubaix nel 2023 quando poi sono scoppiato sul Carrefour de l'Arbre, non sono mai più stato in lotta per la vittoria. Si vede che gli anni passano in fretta».
Van Aert in totale ha partecipato 5 volte al Giro delle Fiandre e 5 volte alla Parigi-Roubaix e, oltre al secondo posto nel 2020 alla Ronde, può vantare in terra francese un terzo posto nel 2023 alle spalle di Philipsen e Van der Poel e un secondo posto nel 2022 dietro al compagno di squadra Dylan Van Baarle.
Il fiammingo pensa ancora alla stagione passata, quando era certo di poter ottenere dei successi importanti, poi però ci sono state delle cadute che lo hanno costretto a fermarsi e a saltare sia le Classiche che il Giro d’Italia.
«Probabilmente lo scorso anno ero nella forma migliore di sempre. Sto facendo tutto il possibile per tornare al massimo prima del Giro delle Fiandre. E se vincessi la Ronde e la Parigi-Roubaix mi prenderei una vacanza fino alla fine dell'anno».
Ci sono le Classiche ma anche il Giro d’Italia, dove il corridore di Herentals cercherà di prendere immediatamente la maglia rosa, mentre per quella ciclamino ha intenzione di aiutare il compagno Olav Kooij.
«Vorrei tanto indossare la maglia rosa alla prima tappa del Giro, tutti sanno che amo collezionare maglie. La maglia ciclamino? No, sarò in aiuto a Olav Kooij per le volate di gruppo al Giro. Quindi sarà complicato per me conquistare i punti necessari. D'altra parte, voglio davvero indossare la maglia rosa all'inizio del Giro, senza cercare di tenerla però per due settimane, perché la mia intenzione è anche quella di conquistare delle vittorie di tappa».