Un Maestri che vuole solo imparare

PROFESSIONISTI | 05/12/2015 | 07:34
La squadra reggiana, con il manager reggiano, gli sponsor reggiani e lo staff reggiano adesso ha anche il ciclista reggiano: nella Bardiani Csf che domenica apre la stagione 2016 col ritiro di Fiuggi c’è anche Mirco Maestri, 24 anni, quattro belle vittorie e più di trenta podi in tre anni da dilettante con la General Store Bottoli Zardini. Da questa continuità ha maturato la possibilità di entrare nel professionismo, cancellando un piccolo tabù: era dal 2009 che la nostra provincia non esprimeva un ciclista al massimo livello.

Ci riesce adesso Maestri, luzzarese con dimora a Suzzara, così reggiano da aver fatto nascere il figlio Leonardo a Guastalla, come tutti quelli orgogliosi delle proprie radici. Per questo, affacciandosi alla nuova avventura, non stupisce sentirlo dire che «passar professionista è un sogno che avevo da bambino, farlo con il team della mia terra è una soddisfazione doppia».

Maestri, ci siamo: domenica inizia una nuova carriera. Emozionato?
«Chi non lo sarebbe: tocco con mano una cosa che sognavo dal giorno in cui papà Gianluca mi ha messo in sella (con i Giovanissimi del Team Barba, ndr). Sarò al fianco di gente che ha corso grandi Giri o vestito la maglia azzurra come Colbrelli, uno che può insegnarmi tanto. Entro in una squadra giovane, ma con gente che sa già il fatto suo».

Il suo obiettivo?
«Ripagare la fiducia di Bruno e Roberto Reverberi: mi hanno dato una grandissima chance, dimostrerò di meritarla».

Come si presenterà al ritiro?
«Mi sono messo avanti, prendendo la bici già a metà novembre, dopo qualche giro in mountain bike e a piedi».

Vacanze?
«Se intese come riposo totale, un paio di settimane. Godendomi la famiglia, con una puntata a Firenze con mia moglie Giulia per festeggiare un anno di matrimonio».

Ha già un programma?
«Lo faremo in ritiro. So che dopo i quattro giorni a Fiuggi andrò subito a Terracina, fino al 19 dicembre: sarà nel gruppo di quelli che dovranno iniziar forte la stagione».

Prima corsa?
«Credo Donoratico, poi Valenciana: anche qui, attendo conferme».

Va spesso al Garda ad allenarsi…
«Continuerò a farlo, magari col mio nuovo compagno Zardini: il lago ti dà qualche grado in più e zero nebbia. Ma non trascurerò le mie adorate salite di casa, come Baiso e Castelnuovo».

Maestri, sarà una buona stagione se…
«Se farò vedere che ho le qualità per rimanere a questo livello. E’ già bello che potersi misurare con i professionisti, non per vincere subito, ma per aiutare a vincere: il bel risultato ottenuto da un compagno mi renderebbe felice. Se poi col tempo capirò di poter centrare un traguardo anch'io, tanto meglio».


da «Il Resto del Carlino» del 4 dicembre 2015 a firma Angelo Costa
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