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Arriva quando le ombre della notte sono ormai calate il comunicato ufficiale dell'UCI su quanto accaduto nelle ultime 24 ore all'Étoile de Bessèges - Tour du Gard. Un comunicato che nulla aggiunge, al momento, e che non lascia presagire alcuna possibnile soluzione. Eccolo:
«L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) sta indagando su due incidenti distinti verificatisi alla corsa a tappe francese di Classe 1, l'Étoile de Bessèges - Tour du Gard. Entrambi gli incidenti, durante la seconda tappa giovedì 6 febbraio e la terza tappa il giorno successivo, hanno coinvolto un veicolo a motore non collegato all'evento sul percorso di gara.
Sono state prese misure per evitare che si ripetano i problemi verificatisi in queste tappe, sebbene alcune squadre abbiano scelto di ritirarsi dalla gara. L'UCI continuerà a indagare a fondo sui problemi con le chiusure stradali e adotterà le misure necessarie tenendo presente che gli organizzatori sono soggetti alla tabella delle sanzioni nell'articolo 2.12.011 del Regolamento UCI.
L'UCI sottolinea di prendere molto sul serio la questione della sicurezza dei ciclisti e ha anche preso nota delle preoccupazioni sollevate da SafeR, la struttura dedicata alla sicurezza dei ciclisti nel ciclismo su strada professionistico maschile e femminile».
CPA. Poco prima Adam Hansen aveva postatio la posizione dell'Associazione dei Corridori: «Il CPA all'interno di SafeR spingerà un nuovo progetto che porti i principali organizzatori di gare a condividere le loro conoscenze con gli organizzatori più piccoli. Attualmente abbiamo i 4 maggiori organizzatori di gare in Safe - RCS, Unipublic, ASO e Flanders Classics . ma dobbiamo aiutare e supportare gli organizzatori più piccoli ad allestire gare a un certo livello. Non dovrebbe esserci una differenza nell'organizzazione della gara, ma solo nel percorso e nel formato della gara».