
Sale sul podio per celebrare la sua terza vittoria alla Tirreno-Adriatico in carriera - la ventesima in assoluto, la quarta in questo avvio di stagione, alle quali aggiungere una cronosquadre - e quando scende Jonathan Milan ha un sorriso grande così: «Conoscevamo bene questo traguardo e il circuito finale per averlo già affrontato lo scorso anno, sapevamo come muoverci e dove era necessario essere davanti compatti. I ragazzi mi hanno pilotato nel miglior modo possibile e sono molto orgoglioso di aver finalizzato il loro lavoro. Sapevamo cosa dovevamo fare oggi e ci siamo riusciti alla perfezione: sono rimasto sempre coperto durante gli ultimi 2 km senza perdere posizioni e questo è frutto del grande lavoro di squadra. Solo all'ultima curva ho avuto un attimo di paura perché sono entrato proprio al limite, ma poi sono riuscito ad esprimermi al meglio e a conquistare una grande vittoria».
E ancora: «È stato fondamentale per me aver preso l'ultima curva nelle primissime posizioni: la vittoria la dedico alla squadra che per me è come una seconda famiglia. La Sanremo? Io posso solo dire che la mia condizione sta crescendo, poi sarà la squadra a decidere la tattica. Di sicuro saremo molto forti, con Mads abbiamo una punta molto forte».
Le scelte: «Dopo le Olimpiadi ho deciso di fare un paio di anni senza pista, o almeno senza gare in pista, visto che tornerò a lavorarci dopo la Roubaix. Senza la pista, comumque, la velocità di punta è calata... In inverno ci siamo allenati di più sulle salite, per cercare di essere ancora più competitivo. Penso di essere migliorato un po' in tutto, anche a livello mentale sono più calmo. E se lo facciamo tutti insieme possiamo andare molto lontano».
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