«E’ bellissimo vincere per la prima volta, è una sensazione strana che non riesco proprio a descrivere, avevo sentito tanti racconti dai miei compagni, ma ora che lo sto vivendo è tutto magnifico, unico. L’anno scorso all’Alula Tour ci ero andato molto vicino, ma non ci ero mai riuscito e invece eccomi qui in mezzo al festeggiare. E’ tutto così nuovo per me, il podio, la vittoria, durante la volata c’era un vento latrale, ma quasi non me ne sono accorto, io pensavo solo a spingere sui pedali, vedevo il traguardo lì davanti in cima alla salita e non vedevo l’ora di arrivare. » spiega Rick Pluimers a tuttobiciweb subito dopo il podio, ancora un po’ frastornato e soprattutto con l’emozione a fare da padrona.
Per l’atleta olandese è la prima volta in Oman e ieri, approfittando della vigilia della corsa ha avuto la possibilità di fare una ricognizione del percorso per capire meglio le varie insidie. «Ho già corso in queste zone del mondo, ma in Alula tutto è completamente diverso, ma soprattutto non conoscevo nulla dell’Oman. Già prima di partire da casa ho visto vari video su youtube della corsa, ogni anno le tappe sono abbastanza simili e quindi potevo avere un buon punto di riferimento, ma vedere tutto dal vivo è completamente un’altra cosa- prosegue Pluimers- ieri ne abbiamo approfittato per fare una vera e propria ricognizione di una parte del percorso, è stata una scelta azzeccata che oggi mi ha aiutato molto perché sapevo dove dovevo prestare maggior attenzione. In particolar modo abbiamo visto da vicino il finale della seconda tappa che potrebbe nascondere molte insidie. »
Oggi la corsa è stata letteralmente divisa a metà, infatti subito dopo il via è partita una fuga che è stata tenuta sotto controllo dal gruppo, ma negli ultimi 50 km è esplosa totalmente la bagarre e il team svizzero ha lavorato duramente per permettere a Pluimers di giocarsi la volata. «In gruppo tutti volevamo tenere la corsa chiusa e così molte squadre hanno collaborato per andare poi a riprendere gli attaccanti. I miei compagni sono stati incredibili perché mi hanno permesso di affrontare l’ultima salita con tranquillità senza il rischio di fare dei fuorigiri e poi mi hanno messo nella posizione perfetta per fare il mio sprint. In particolare Larry Warbasse e Marco Brenner sono stati preziosissimi, grazie a loro mi sono ritrovato nel posto giusto al momento giusto» aggiunge Pluimers che domani inizierà ufficialmente il Tour dell’Oman con una tappa in cui proverà a dire nuovamente la sua in volata. Nonostante la stagione sia praticamente appena iniziata il Team Tudor è già a quota 3 vittorie e sembra proprio che cercherà di aumentare il proprio bottino.
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