TRENTINO. 40 anni di grande storia

PROFESSIONISTI | 20/11/2015 | 14:22
Il prossimo mese di aprile 2016 il Giro del Trentino Melinda compirà 40 anni. È una ricorrenza importante, che testimonia lo spessore storico, la piena maturità e il prestigio di una delle più fascinose corse del movimento ciclistico italiano e internazionale. Inserita in calendario (categoria 2.HC) dal 19 al 22 aprile, ci attende una edizione spettacolare, con il consueto format in 4 tappe (cronosquadre, una frazione di media montagna, due arrivi in salita) che riassumono la filosofia di questo evento: forte spinta propulsiva verso il futuro e grande rispetto della tradizione.

Non è difficile individuare i motivi del successo crescente del Giro del Trentino Melinda. In testa c’è la passione degli organizzatori del Gs Alto Garda, animati da figure indimenticabili come quelle di Guido Amistadi (l’iniziatore della corsa), e Nerino Ioppi, recentemente scomparso ma capace di lasciare in dono una insostituibile eredità umana e operativa e al quale è dedicata la prossima edizione.

Al gradimento di pubblico e corridori hanno contribuito poi una data attraente, proprio nel cuore della stagione, e l’azzeccato format della manifestazione, con i suoi percorsi equilibrati e severi, che sono un trampolino di lancio ideale per il successivo Giro d’Italia. Poi il valore tecnico della corsa, che fa leva sul fascino di tante salite storiche e altre meno conosciute ma entrate subito nella lista di quelle più amate dagli scalatori: il Passo Santa Barbara, Punta Veleno, Passo Redebus, Sega di Ala. Infine c’è il grande fascino degli scenari mozzafiato di una regione ricca di montagne e suggestioni ciclistiche.

Il Giro del Trentino vanta anche una galleria incomparabile di personaggi che hanno lasciato segni importanti in ognuna della 40 edizioni: campioni, gregari e squadre legati a doppio filo alla storia della corsa. Proprio un trentino, Enzo Moser, è stato il vincitore della prima edizione che risale al 1962, quando questa competizione prese le mosse con la formula della gara in linea. Da quell’anno è stato un susseguirsi di nomi importanti. Francesco Moser vanta due successi, come Paolo Savoldelli, Francesco Casagrande e Vincenzo Nibali. Meglio di loro ha fatto solo Damiano Cunego, che è il plurivittorioso della corsa a tappe trentina con tre successi. Ma nell’albo d’oro sono incisi i nomi di altri grandi corridori italiani: Roberto Visentini, Giuseppe Saronni, Franco Chioccioli, Claudio Corti, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Maurizio Fondriest, Moreno Argentin, Gilberto Simoni, Ivan Basso, Michele Scarponi, Domenico Pozzovivo.

Il Giro del Trentino ha sempre vantato anche una ricca e qualificata partecipazione internazionale. Limitandosi ai vincitori, il primo successo di un corridore straniero risale al 1979, quando fu il norvegese Knut Knudsen a porre la firma sulla vittoria finale. Poi è stata la volta dell’austriaco Maier (1985), dello svizzero Zimmermann (1988), del francese Leblanc (1997), del messicano Perez Cuapio (2005), del kazako Vinokourov (2010) per arrivare alle ultime due edizioni, dominate dagli australiani Cadel Evans (2014) e Richie Porte (2015).
 
Cinque atleti, infine, sono stati capaci di vincere il Trentino e subito dopo il Giro d’Italia: Gianni Bugno nel 1990, Gilberto Simoni nel 2003, Damiano Cunego nel 2004, Michele Scarponi nel 2011 (dopo la revoca della vittoria di Alberto Contador) e Vincenzo Nibali nel 2013.

Con queste premesse e la macchina organizzativa già in pieno movimento non c’è alcun dubbio che il quarantesimo compleanno del Giro del Trentino Melinda sarà una ricorrenza indimenticabile per il mondo del ciclismo.
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