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Il ciclismo italiano riceve l’ennesimo riconoscimento per le sue imprese internazionali: la maglia con cui Marino Vigna vinse l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre di Roma 1960, in un quartetto composto anche da Luigi Arienti, Franco Testa e Mario Vallotto, sarà conservata in Svizzera, al Museo Olimpico, tra i cimeli che hanno scritto la storia dei Giochi.
Il capo dall’italiano, consegnato direttamente da Marino Vigna durante una cerimonia a Losanna in cui ha anche firmato “The Olympians Wall" (il Muro degli Olimpionici), è stato infatti selezionato tra gli “oggetti” che andranno ad arricchire le collezioni del Museo Olimpico che, con una superficie di 3.000 m² dedicata alle esposizioni, conserva i momenti più emozionanti della storia olimpica. Oltre alle torce, alle medaglie di tutte le edizioni e agli attrezzi sportivi firmati dai campioni, infatti, le collezioni del museo ospitano abiti, strumenti musicali, gli show delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi, manifesti, poster e foto storiche.
Un pezzo unico, che farà compagnia alle scarpe di Pietro Mennea a Mosca 1980, ai guantoni di Francesco Damiani a Los Angeles 1984, o a manufatti più recenti come la tuta di Federica Brignone a PyeongChang 2018, il costume di Vanessa Ferrari a Tokyo 2020, o la maglia di Paola Egonu a Parigi 2024, solo per fare qualche esempio.
“Sono legato a Losanna da momenti indimenticabili, sia come atleta, sia come direttore sportivo. Quando il Museo Olimpico mi ha chiesto di donare la maglia non ci ho pensato nemmeno un istante, perchè questo è il miglior luogo dove può essere conservata - ha affermato emozionato Marino Vigna durante la cerimonia di consegna - Sarò legato per sempre a questa maglia perchè per me rappresenta una serie di ricordi indelebili: la gioia per la vittoria olimpica, lo sguardo attento delle istituzioni durante la gara, ma soprattutto il calore e l’affetto del pubblico. Spero che questa maglia possa ispirare i giovani che visiteranno il museo ad inseguire i propri sogni, nello sport e nella vita”.
“È un onore assoluto ricevere la maglia di Marino - ha affermato Angelita Teo, Direttrice del Museo Olimpico - Questa donazione è un omaggio alla sua eredità di campione olimpico e speriamo possa ispirare i giovani sportivi e le giovani generazioni a inseguire i propri sogni”.
“A Marino Vigna mi lega un affetto sincero, frutto di una lunga amicizia familiare. Non saprei dire se sia stato più grande come atleta o come dirigente sportivo. Questo a mio avviso dimostra la grandezza di un campione unico per lo stile e la profonda umanità. Se da corridore ha lasciato il segno soprattutto con l’oro olimpico di Roma 1960, da dirigente ha contribuito alla crescita di un corridore come Eddy Merckx e di tanti giovani - afferma Cordiano Dagnoni, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana - La sua maglia donata ad un museo così prestigioso è il giusto premio per una figura che ha dato tanto non solo al ciclismo ma allo sport italiano e mondiale”.
Inaugurato nel 1993, il Museo Olimpico è un’esperienza imperdibile per gli appassionati di sport: è aperto ogni giorno da martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 18.00. I biglietti di ingresso si possono acquistare in loco oppure online. Tutte le informazioni sul Museo Olimpico sono disponibili sul sito.
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