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Neoprofessionisti, esordienti, Next Gen, nuggets, giovani talenti: chiamateli come volete, sono i ragazzi che si preparano a scrivere il futuro del ciclismo. Le squadre di WolrdTour oggi hanno strutture di scouting che sbagliano poco e cominciano a seguire i ragazzi sin dalle categorie più giovani e ad accompagnarli fino al World Tour.
Quali sono i neoprofessionisti del WorldTour più attesi in questo 2025? Degli italiani abbiamo parlato nell’inchiesta che abbiamo proposto nei giorni scorsi, quando abbiamo scandagliato tutte le categorie (WorldTour, ProTeam, DevoTeam e Continental italiane e straniere): all’elenco dobbiamo solo aggiungere Giulio Pellizzari, ventunenne marchigiano che tanto bene ha fatto lo scorso anno in maglia VF Group Bardiani CSF Faizané e che ora ha compiuto il salto di categoria esordendo alla Challange Mallorca con la Red Bull Bora Hansgrohe.
La Francia punta molto su Paul Seixas, campione mondiale a cronometro lo scorso settembre e miglior cronoman anche ai campionati nazionali. Nel suo palmares ci sono la vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi juniores e il terzo posto ai campionati europei nella prova in linea. Il suo è un fisico esile con 60 chilogrammi di peso e 180 centimetri, è sicuramente adatto alle salite, ma sa essere molto abile nelle prove contro il tempo e i suoi successi lo dimostrano. Il lionese è stato ingaggiato dalla Decathlon AG2R La Mondiale, ma il suo calendario sarà diviso tra eventi di alto livello come UAE Tour, Tour of the Alpes, Tour de l'Ain ed eventi per la categoria Under 23 come il Giro Next Gen e Tour de l'Avenir.
Pablo Torres, spagnolo di 19 anni, vanta il record di aver firmato il contratto più lungo al suo esordio nel World Tour: vestirà infatti la maglia della UAE Emirates XRG fino al 2030 e forse il suo è veramente un caso unico. Ma i suoi record non finiscono qui e per capirlo basta vedere i suoi risultati: ha battuto il record sul Colle delle Finestre (18,6 km, 9,11%) con il tempo di 60 minuti e 45 secondi, durante la tappa finale del Tour de l'Avenir lo scorso agosto. Su questa salita ha fatto meglio rispetto al Chris Froome del Giro 2018 di tre minuti e trenta secondi. Nella classifica finale dell’Avenir è arrivato secondo a soli 12 secondi dal “navigato” britannico Joe Blackmore, ma ha messo in mostra doti che fanno pensare ad un gioiello di rara bellezza tanto che, dopo un solo anno nel team di sviluppo, la UAE lo ha promosso e sono in tanti a vederlo come il Pogacar del futuro.
Tra i corridori più attesi c’è chi arriva dagli sport invernali come Primoz Roglic e andrà ad indossare la maglia della Visma Lease a Bike proprio come aveva fatto lo sloveno al suo arrivo nella massima categoria: stiamo parlando del norvegese Jorgen Nordhagen, che ha recentemente abbandonato lo sci di fondo - giusto un anno fa si è laureato campione del mondo Junior nella 20 km mass start - per dedicarsi al ciclismo. Nordhagen è spesso paragonato a Jonas Vingegaard, suo nuovo compagno di squadra alla Visma – Lease a Bike, ma i tecnici dicono che sia molto più avanti rispetto a Jonas confrontandolo alla sua stessa età, soprattutto nella crono.
Considerato uno dei migliori juniores al mondo fino al 2023, Nordhagen ha avuto una stagione 2024 piuttosto più complicata, con problemi di salute che gli hanno impedito di continuare il Giro Next Gen e non ha potuto gareggiare neanche al Tour de l'Avenir. Ma il ventenne norvegese ha comunque vinto il Giro del Friuli Venezia Giulia davanti a Giulio Pellizzari e Pablo Torres, salendo anche sul terzo gradino del podio della Liegi-Bastogne-Liegi U23 e la sua più grande vittoria della stagione è stata probabilmente quella ottenuta in cima a La Planche des Belles Filles al Tour d'Alsace.
Tedesco, classe 2003, c’è grande attesa anche per Niklas Behrens, un ragazzone di 195 cm per 80 chilogrammi che da questa stagione corre con la Visma - Lease a Bike. Lo scorso settembre è stato incoronato campione del mondo in linea nella categoria Under 23 e nella sua Germania è campione nazionale. Behrens è un ex nuotatore e ottimo triatleta e si dedica al ciclismo da soli quattro anni. È cresciuto nelle file della Lidl-Trek Future Racing ma poi, vista l’impossibilità di passare nella squadra maggiore, ha deciso di accettare la proposta della formazione olandese. Veloce nello sprint e abile a cronometro, Behrens sarà schierato nelle classiche fiamminghe, non tanto per puntare alla vittoria, quanto per scoprire le sue reali abilità in corsa.
In casa Visma Lease a Bike merita di essere seguito con attenzione anche l’irlandese Matthew Brennan, 19 anni, che da junior ha militato nel Fensham Howes-MAS Design diretto da Giles Pidcock, il padre di Tom e Joe. Arrivato lo scorso anno nel team di sviluppo della Visma-Lease a Bike, si è guadagnato rapidamente un contratto con la prima squadra fino al 2027 e per lui i primi risultati nel World Tour stanno già arrivando, visto il secondo posto che ha firmato nella prima tappa del Santos Tour Down Under alle spalle di Sam Welsford.
Il nome a sorpresa può essere quello del ventenne Diego Pescador, il più giovane colombiano di sempre ad approdare nel WorldTour. Originario di Quimbaya, è stato protagonista di una buona stagione con la GW Erco Shimano: è giunto 2° al Palio del Recioto e 3° al Trofeo Piva, mettendosi poi in luce al Tour de L'Avenir dove si è classificato al settimo posto della generale, mentre ha chiuso in 15sima posizione il Giro d'Italia Next Gen. Ottimo scalatore, continuerà il suo percorso di crescita con la Movistar Team.
Nei Paesi Bassi sono due i profili molto attesi. Il primo è quello del campione continentale Under 23 Huub Artz, che da quest’anno corre con i colori della Intermarchè Wanty al fianco di Girmay. Lo scorso anno ha vinto tra le altre la Gand-Wevelgem Under 23 al termine di una azione solitaria veramente impressionante. Innamorato delle classiche fiamminghe, ne sta già studiando i percorsi e nel 2025 ha puntato su gare come la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, la Samyn, il GP Criquielion o il GP Denain. Ma il settimo posto ottenuto nella Liegi-Bastogne-Liegi U23 lascia presagire doti ancora più interessanti.
Il secondo atleta di interessa è Tibor Del Grosso, un autentico talento che sta seguendo le orme del suo connazionale Mathieu van der Poel. Questo ragazzo di 21 anni che corre con l’Alpecin-Deceunick vanta già un palmares importante e quest’anno ha vinto 8 gare nel ciclocross tra cui il titolo mondiale Under 23 e il titolo nazionale. Anche lo scorso anno aveva vestito la maglia iridata e sta diventando il nuovo idolo dei tifosi del ciclocross, anche se, come van der Poel, è destinato a diventare un corridore da classiche: non è un caso che le sue corse del cuore siano il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.
Per finire si torna in Francia, con un altro campione del ciclocross, Leo Bisiaux, che corre con il team Decathlon - AG2R La Mondiale. Di anni ne ha 19 e con i suoi 181 centimetri e appena 58 chilogrammi di peso ha senza dubbio il fisico dello scalatore puro. Nel 2024 non ha ottenuto vittorie, ma i risultati ottenuti lo indicano come uno dei giovani su cui puntare.
In questo elenco di futuri campioni, anche l’Italia sta facendo crescendo i suoi ragazzi, ma rispetto ad altre nazioni noi abbiamo sicuramente problematiche maggiori che ancora attendono delle soluzioni, partendo dal tema della sicurezza. Probabilmente i nuovi talenti del ciclismo nostrano, come avviene in Francia, Belgio e Olanda, arriveranno dal ciclocross, dove gare e allenamenti si fanno in sicurezza. Anche da noi ci sono giovani gemme e le abbiamo potute apprezzare all’ultimo Mondiale, come Mattia Agostinacchio che ha conquistato la maglia iridata nella categoria juniores e Filippo Grigolini terzo a Lievin nella sfida iridata. Senza dimenticare Stefano Viezzi, quarto al mondiale nella categoria Under 23, che approda al vivaio della Alpecin Deceuninck per crescere nelle corse su strada e al tempo stesso continuare a divertirsi con il cross.