
Il tema è quello della sicurezza sulle strade. Ma stavolta dalla parte del torto ci sono un automobilista e un ciclista. Insieme per commettere un reato e per rischiare la vita (del ciclista). Le immagini sono state registrate domienica di Pasqua lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, tra gli svincoli di Santa Croce sull’Arno e Montopoli in Val d’Arno.
L'auto procede ad una velocità tra i 50 e i 60 orari (nel video postato su "I dannati della FIPILI" si vede il contachilometri dlel'auto in sorpasso da cui è registrato il filmato che segna una velocità attorno ai 65 orari), con le quattro frecce accese, tutta accostata sul lato destro della carreggiata, con il ciclista che sta facendo ovviamente dietro macchina.
Chiunque abbia corso in bicicletta conosce questo tipo di allenamento e la sua pericolosità, farlo in una supestrada trafficata - è vero che non c'erano camion, ma era pur sempre la giornata di Pasqua con i suoi noti e rituali problemi di traffico - è ancora più pericolo. E soprattutto è un reato perché le biciclette in quella superstrada non ci possono andare.
Dalle immagini purtroppo non si riescono a cogliere molti dettagli, ma l'impressione è che si tratti di un ciclista agonista, magari impegnato l'indomani in una gara (a Pasqua non c'erano competizioni in programma, a Pasquetta sì). Ma così non si rifinisce la preparazione, piuttosto si rischia seriamente di finire al creatore.
Non è il primo caso, spiegano anche i responsabili della Polizia Stradale, e non sarà l'ultimo ma questa non è una buona scusante per andare a giocarsi la vita. Così come non lo è il fatto che sia difficile essere colti sul fatto. È tanto difficile capire che con la vita non si scherza?