La Lombardia si fa un clamoroso harakiri, giocando su tre tavoli e rimanendo a mani vuote. Mocchetti nella lista di Martinello, la Trevisan per la Isetti, Cazzaniga e Serena Danesi correvano da soli, da indipendenti, senza sposare né la lista di uno o dell'altro. Diciamo pure che Cazzaniga aveva scelto Lino Secchi e quindi da solo era rimasto per forza, mentre la Danesi hanno cercato di farla fuori, per evitare una più che probabile dispersione di voti. Alla fine ecco che il capolavoro si compie, per dirla alla Elon Musk «Il successo è incerto, l'intrattenimento è garantito». Stefano Pedrinazzi che puntava su Lucia Trevisan e la sua Lombardia ha presentato ben quattro candidati vice-presidenti non ne ha portato a casa uno. Bravo Bravissimo, come spin doctor è l'ideale, con lui si va sul sicuro: basta fare il contrario di quello che lui dice.
Per la cronaca Dario Broccardo, poco prima della sessione riservata all'elezione dei vice-presidenti, ha ritirato la propria candidatura e nonostante questo, ha preso due voti.
Vice presidenti eletti, il primo è vicario
Bandolin Stefano, voti: 76
Acquasanta Carmine, voti: 70
Metti Saverio, voti: 58
Non eletti:
Cazzaniga Ruggero, voti: 53
Danesi Serena, voti: 42
Benedet Ennio, voti: 32
Trevisan Lucia, voti: 26
Selleri Marco, voti: 25
Ciucci Maurizio, voti: 24
Mocchetti Flavio, voti: 15
Marcheggiano Rocco, voti: 5
Broccardo Dario, voti: 2
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