Una settimana fa il Giro d'Italia di Andrea Piccolo si concludeva tristemente - e dolorosamente - sulla strada verso Sappada. Una brutta caduta in discesa e la conseguente resa del giovane milanese della EF Education Easypost.
«Eravamo in un tratto di discesa, stavamo pedalando attorno ai 70 all'ora quando uno dei miei compagni di fuga ha scartato improvvisamente per evitare un tombino e ha toccato la mia ruota. Sono partito in una piroetta e sono atterrato pesantementre sulla schiena. Per come è stata la dinamica, posso dire che mi è andata bene».
Da quel giorno Andrea non è più salito in bici: quali sono stati i problemi?
«Nella caduta oltre alla schiena - spiega a tuttobiciweb- ho picchiato il ginocchio destro, ma a darmi i problemi maggiori è l'indice della mano destra, che i sanitari mi hanno bloccato con il medio per tenerlo fermo. Spero domani di poter fare un giretto in bicicletta, non un allenamento perché ovviamente le dita bloccate rendono difficile il movimento della mano».
Sappiamo che stai anche preparando la valigia...
«È vero, domenica partirò alla volta di Medellin, andrò ad allenarmi in altura con Rigoberto Uran, con Restrepo e con altri amici. Rimarrò in Colombia fino al 18 giugno, quindi tornerò in Italia per disputare il campionato tricolore in linea, nel quale sarò pronto a mettermi al servizio di Alberto Bettiol».
Come proseguirà la tua stagione?
«Dopo l'italiano mi incontrerò con i tecnici della squadra e programmeremo i prossimi mesi, decidendo se puntare sulla Vuelta o se invece mi concentrerò sulle classiche in linea di fine estate e d'autunno».
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