La svizzera Marlen Reusser è medaglia d’argento nella prova a cronometro dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Una performance straordinaria, la conferma del talento di questa ragazza che dopo l’argento ai Mondiali di Imola 2020, porta il team Alé BTC Ljubljana anche sul podio olimpico.
È una giornata storica per il team italiano che per la prima volta nella sua storia vince una medaglia alle Olimpiadi, la massima manifestazione sportiva del pianeta. Reusser, 29 anni, già campionessa elvetica su strada e a cronometro quest’anno, corona con una preziosa medaglia olimpica un percorso di lavoro meticoloso svolto dall’elvetica con la sua Nazionale e tutto il team che insieme hanno fortemente creduto in questo risultato.
La medaglia d’oro è stata vinta dall’olandese Annemiek Van Vleuten che ha percorso i 22,1 km del circuito giapponese di Fuji con il tempo di 30’13”. Marlen Reusser seconda a 56” con una straordinaria rimonta finale. Terza e medaglia di bronzo l’altra olandese Anna Van der Breggen a 1’01”. In gara c’era anche un’altra esponente di Alé BTC Ljubljana, la campionessa spagnola Mavi Garcia che ha concluso al 23esimo posto a 4’26” dalla vincitrice.
Una gioia immensa per Marlen Reusser che da Tokyo racconta: “Sono davvero contentissima. La gara non è stata perfetta. Ho commesso qualche errore e ho avuto qualche piccolo problema, ma ho dato il massimo e tutto quello che avevo perché penso che nella vita di un’atleta non ci siano molte chance per provare a vincere una medaglia olimpica. Ho lavorato tanto, anche con il team, per arrivare fino a qui e salire sul podio di Tokyo con una medaglia d’argento al collo è qualcosa di pazzesco che mi rende orgogliosa e super contenta”.
È raggiante anche la presidente di Alé BTC Ljubljana Alessia Piccolo: “Sono molto contenta perché è la prima volta che riusciamo a vincere una medaglia alle Olimpiadi col nostro team e questo mi riempie di orgoglio. Era uno dei nostri obbiettivi arrivare ai Giochi Olimpici ed eravamo presenti con quattro ragazze che hanno tutte fatto bene, ma oggi Marlen ci ha regalato una gioia grandissima. Lei è una guerriera, un’atleta molto determinata che si è preparata meticolosamente per questo appuntamento e sono contentissima per lei. Una ragazza che possiede una grande personalità, che ha dimostrato come con il sacrificio, il lavoro, la determinazione, testa e grandi gambe si possano ottenere risultati importanti. Siamo felici di averla accompagnata in questa avvenutura e di averla con noi nella nostra squadra”.
Il team manager Fortunato Lacquaniti esprime grande soddisfazione: “Penso che vincere una medaglia olimpica su strada sia qualcosa di eccezionale. Il massimo per un sportivo e per un team. Ogni quattro anni ci sono in palio sei medaglie per il ciclismo su strada e prenderne una per un team vuol dire entrare nella storia. Questa è l’unica gara in cui contano anche le altre medaglie oltre all’oro. Riuscirci in una specialità così complessa come la cronometro e contro avversarie di altissimo livello dà ancora maggiore soddisfazione. Abbiamo voluto credere in questa ragazza, abbiamo lavorato tanto anche nello sviluppo dei materiali e in grande sinergia con la Nazionale svizzera ed è arrivato un grande risultato. Tra l’altro su un percorso non troppo adatto alle sue caratteristiche e alla sua prestanza fisica e quindi devo dire che oggi Marlen si è superata. Con questa condizione, su un percorso un po’ più adatto si sarebbe giocata sicuramente l’oro. È la prima medaglia olimpica della storia del nostro team e per una squadra importante ma piccola come la nostra è qualcosa di straordinario e ripaga di tutto il lavoro fatto da tutto il team e lo staff. Marlen ci puntava, noi l’abbiamo presa con noi e l’abbiamo supportata nel suo lavoro, ci siamo coordinati bene con la sua Nazionale e con il coach Edy Tesler e tutti insieme abbiamo raggiunto questo grande obiettivo. Vorrei ringraziare Marlen, la famiglia Zecchetto, la nostra presidente Alessia Piccolo, tutti gli sponsor, lo staff e le ragazze che hanno condiviso questo splendido percorso”.
Sono quattro le atlete di Alé BTC Ljubljana che, con le rispettive Nazionali, hanno partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Tutte avevano partecipato domenica scorsa alla prova in linea: 12esima la spagnola Mavi Garcia, 19esima la slovena Eugenia Bujak, 44esima l’italiana Marta Bastianelli e 46esima la svizzera Marlen Reusser.
Ora sulla scia di questa bella medaglia si guarda con fiducia verso il finale di stagione.
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