Dopo il Giro di Polonia, Elia Viviani ha partecipato alla Sei Giorni delle Rose, vincendola con Michele Scartezzini (da registrare la prima americana corsa e vinta in coppia con il fratello Attilio, nella foto, ndr) dopodichè è andato a Livigno qualche giorno per recuperare e da domani si "rinchiuderà" a Montichiari insieme al CT Marco Villa per rifinire la preparazione.
«È arrivato un segnale forte dai ragazzi e dalle ragazze ai campionati europei di Montichiari così come dal campionato del mondo di Aigle. Aldilà delle medaglie e delle maglie vinte, in tutte le finali inseguimento a squadre c'eravamo, gli under hanno fatto registrare un super record italiano in 3'56", le ragazze junior sono primatiste mondiali e viaggiano sui tempi delle elite, il campione del mondo Ganna è entrato nella storia con il quarto tempo di sempre nell'inseguimento in 4'14", siamo tornati competitivi nelle specialità veloci e abbiamo visto sbocciare talenti come Balsamo, Barbieri, Paternoster... insomma abbiamo visto una grande Italia. La strada intrapresa è quella giusta, più di qualcuno ci deve credere assieme a Villa, Salvoldi e ai ragazzi» esordisce Elia.
Ora tocca a te. «Sì, sono pronto. Parto per vincere una medaglia, lo dico da sempre e non mi nascondo. Le aspettative sono alte, in primis le mie. Per 5 cm a Londra non abbiamo vinto il mondiale ma eravamo primi fino all'ultima prova e alle olimpiadi avremo a che fare con gli stessi rivali. La preparazione si è svolta al meglio, nei prossimi giorni ci concentreremo sugli ultimi dettagli per arrivare in Brasile pimpanti come non mai. Partirò per Rio insieme alle ragazze del quartetto il 3 agosto. Una medaglia è alla nostra portata, non ci tiriamo indietro, ma tutto può succedere e con rivali come Gaviria e Cavendish non sarà per niente facile. Il 14 e il 15 agosto avrò bisogno di essere spinto dal tifo di tutta Italia».
Giulia De Maio
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