CORSE E RICORSI. COPPA POGGETTO, UN TUFFO NELLA CLASSICA EMILIANA DELLA FAMIGLIA ISETTI

STORIA | 02/01/2025 | 08:18
di Danilo Viganò

La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto d'archivio nel cassetto, un ritaglio di giornale o desiderate che si racconti di questa o quella corsa, non esitate a scriverci agli indirizzi info@tuttobiciweb.it oppure daniloviga@gmail.com. Buona lettura.


La prima edizione risale al 1955, l’ultima vent’anni fa nel 2004. Con quarantotto edizioni la Coppa Poggetto è annoverata tra le classiche storiche del nostro dilettantismo. La corsa di Salsomaggiore Terme (Parma) deve la sua nascita alla figura del Cav. Paride Zalaffi che in collaborazione che la ideò dieci anni dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale. Ma è sotto il nome di Alfredo Isetti e di sua moglie Luciana Copelli che la Coppa Poggetto divenne negli anni una competizione di grande richiamo per i migliori corridori di quella epoca. Alfredo, oggi un 93nne in perfetta forma e con una memoria di ferro nonché papà di Daniela Isetti attualmente in corsa per la presidenza della Federazione Ciclistica Italiana, con la sua società Camping Arizona, fondata nel 1974, presieduta dapprima da Afro Copelli poi da Otello Bandini e Enea Pietra, giocò un ruolo importante nell’organizzazione della gara emiliana tracciando un percorso di trentadue edizioni sotto la sua regia.

La lunga lista dei vincitori fu inaugurata da Gianfranco Beccanti nel 1955. Correva per a Bercetese e pedalò verso il successo sulla salita del Poggetto arrivando in solitaria al traguardo dopo aver staccato tutti sull'erta finale del Poggio.


Beccanti aprì la via ai seguenti trionfi di Mori, Fusetti, Tinelli, Bandera, Accorsi, Alzani, Scandelli, Bodei, Muielli, Mantovani, Franzoni, Enrico Paolini, Giacomini, Varini e Rinaldi.
Dal 1973 Alfredo Isetti, insignito con la Stella d’Oro del Coni, lanciò definitivamente la Coppa Poggetto portandola a livelli nazionali. Da lì le vittorie di Paolo Pè davanti a Pasquale Pugliese con Giambattista Baronchelli (allora Iclas) undicesimo, Claudio Guarnieri, Marcello Umbre e Gino Lori nel 1976 che in maglia Termolan la spuntò sul danese Jorgen Marcussen e Paolo Pieroni. L’edizione del ’77 fece conoscere al grande pubblico la meteora di allora Mario Noris, bergamasco della Ciclo Lombardo Framesi che in prossimità dell’arrivo raggiunse e staccò Claudio Torelli della Siapa (4°) aggiudicandosi la prova davanti a Giovanni Testolin (Bombana) e al compagno di colori Pierangelo Zorzolo. L’anno seguente ci fu l’assolo di Mauro De Pellegrin, della Giacobazzi, che vinse con 10” nei confronti di Orlando Maini e 1’ su William Bianchini. Con una gran volata Marco Zanotti della Ceramiche Abetone firmò l’edizione de ’79 bruciando Maurizio Rossi (Nicolò Biondo) e il compagno di squadra Maurizio Mandelli. Un altro nome altisonante fu quello di Maurizio Piovani. L’atleta della Isal Tessari andò a segno nel 1980 precedendo Enzo Serpelloni della Quarella di 32” ed Enrico Monai del Velo Club Gottinghen. Alcuni mesi più tardi Piovani si laureò campione italiano su strada a Nonantola. Gli anni Ottanta sono stati propiziatori della doppietta di Maurizio Bonizzato. Da buon finisseur l'allora portacolori della Bombana andò a segno nel 1981 anticipando Giorgio Aiardi e Carlo Garattoni bissando il successo l'anno seguente con 1'10" sul compagno di squadra Marco Scandiuzzi e Tullio Cortinovis (Novartiplast). Dai trionfi della Bombana a quelli della Passerini Gomme: Giuseppe Manenti e il compianto Emilio Ravasio regalarono forti emozioni all'indimenticato Carletto Passerini nel biennio '83-'84. Sul finire degli anni 80 arrivarono le affermazioni di Giovanni Farina su Tabai e Camillo Passera, Marco Scandiuzzi davanti a Zanini e Carera, Flavio Zanini che vinse a tavolino per la retrocessione all'undicesimo posto di Davide Carli (Stella Artois) reo di aver commesso una scorrettezza ai 50 metri finali, su Capello e Cozzi, Alberto Passera su Miodini e Merola e Stefano Casagrande nel 1989 su Bezzi e Randi con Marco Pantani che si classificò in ottava posizione.

Gli anni Novanta iniziarono con Daniele Bruschi sfrecciare vittorioso davanti al fratello Mirko con Ersilio Fantini in terza posizione. Poi ci fu nel '91 l'epilogo di Sergio Barbero con Mirko Bruschi ancora in seconda posizione ed Elvio Grillo in terza, mentre l'anno successivo Luca Govi della Parmense Massaflex impose la sua legge regolando Elio Aggiano e Gabriele Colombo. Il figlio d'arte Massimiliano Mori e Massimo Induni firmarono le edizioni del '93-'94 alle quali fece seguito il trionfo di Paolo Bettini. Il grillo portò i colori della Bedogni Ader's Henry Martin sul gradino del podio più alto relegando al secondo posto Dario Pittiglini della SC Reda Godo e al terzo Giuseppe Tartaggia della Addax di Podenzano. Dopo Bonizzato, solo a Ellis Rastelli riuscì di vincere due edizioni consecutive della Coppa Poggetto: nel 1996 davanti a Oscar Mason e Ivan Basso, e nel 1997 battendo Ermanno Tonoli e Alessandro Tresin. Quindi con un bel assolo Andrea Tonti s'impose nel 1998 superando Bulgarelli e lo svedese Ekstroem che correva in Italia per l'UC Nicolò Biondo. A imporsi nel 1999 è stato invece Alessandro Rastelli, mentre l'anno dopo fece centro Roberto Lotti (SC Sergio Dal Fiume) beffando il campione italiano militari Stefano Brunelli (Nicolò Biondo) e Patrick Martini. Le ultime quattro edizioni furono appannaggio di Ivan De Gasperi, Mirko Allegrini, Maurizio Bellin e Andrea Liverani che nel 2004 scrisse la parola fine sulla corsa di Salsomaggiore Terme.

Con la famiglia Isetti, la Coppa Poggetto ha celebrato un trentennio di qualità e amore per una corsa che si è sempre disputata il 25 aprile, giorno dell'anniversario della Liberazione. Inizialmente promossa dalla Società Ciclistica Salsomaggiore Terme, è poi passata nelle mani del GS Parmense, della Cral Giacomo Tomasini e infine al GS Camping Arizona. Salsomaggiore Terme è stata la consueta sede di arrivo, che solo nelle ultime edizioni è cambiata con Tabiano Bagni.

ALBO D’ORO
1955- Beccanti Gianfranco (SC Bercetese)
1956- Mori Mario (Pedale Soresinese)
1957- Fusetti Luigi (GS Cademartori)
1958- Tinelli Agostino (?)
1959- Bandera Giorgio (?)
1960- Accorsi Antonio (Velo Club Strucchi)
1961- Alzani Sergio (GS Gazzola)
1962- Scandelli Pietro (US Fiorenzo Magni Boltiere)
1963- non disputata
1964- Bodei Bruno (GS Pejo)
1965- Muielli Vittorio (Pedale Scaligero)
1966- Mantovani Umberto (Enicar Valenti)
1967- Franzoni Wainer (GS Orlandini)
1968- Paolini Enrico (GS Orlandini)
1969- non disputata
1970- Giacomini Tiziano (GS Pejo)
1971- Varini Giovanni (GS IAG Gazoldo)
1972- Rinaldi Ettore (UC Melzo F.lli Villa)
1973- Pé Paolo (Velo Club Reggio Trillì)
1974- Guarnieri Claudio (Pedale Bussetano)
1975- Umbre Marcello (Niteba Pesaro)
1976- Lori Gino (Termolan Bibbiano)
1977- Noris Mario (Ciclo Lombardo Framesi)
1978- De Pellegrin Mauro (GS Lambrusco Giacobazzi)
1979- Zanotti Giorgio (Ceramiche Abetone)
1980- Piovani Maurizio (Isal Tessari Salotti)
1981- Bonizzato Maurizio (GS Bombana)
1982- Bonizzato Maurizio (GS Bombana)
1983- Manenti Giuseppe (Passerini Gomme)
1984- Ravasio Emilio (Passerini Gomme)
1985- Farina Giovanni (US Fiorenzo Magni Boltiere)
1986- Scandiuzzi Marco (Top Hand Smeraldo)
1987- Zanini Flavio (Top Hand Smeraldo)
1988- Passera Alberto (Gloria Caffè Cuoril)
1989- Casagrande Stefano (Sicc Cucine)
1990- Bruschi Daniele (Caneva Record Cucine)
1991- Barbero Sergio (Autofochi Fiat Elcom)
1992- Govi Luca (Parmense Massaflex)
1993- Mori Massimiliano (Cuoril Domus)
1994- Induni Massimo (Podenzano Addax)
1995- Bettini Paolo (Bedogni Aders' Henry Martin)
1996- Rastelli Ellis (Velo Club Reggio Sintofarm)
1997- Rastelli Ellis (Sintofarm Tolotti)
1998- Tonti Andrea (Sintofarm Vigorplant)
1999- Rastelli Alessandro (Podenzano Juvenes Italfine)
2000- Lotti Roberto (SC Sergio Dal Fiume)
2001- Degasperi Ivan (F.W.R. Bata Moser)
2002- Allegrini Mirko (Trevigiani Mapei)
2003- Bellin Maurizio (Juvenes San Marino Sterlitom)
2004- Liverani Andrea (Reda Impresa Edile Mulinari)

 


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