ERAZEM VALJAVEC, SULLE ORME DI POGAČAR ALLENANDOSI CON… EVENEPOEL

JUNIORES | 24/07/2024 | 08:08
di Carlo Malvestio

«Da quando Pogačar ha portato la Slovenia sul tetto del mondo, tutti i bambini hanno cominciato ad andare in bicicletta sognando di diventare come lui». Parola del suo connazionale Erazem Valjavec, che bambino non lo è più ma che in bicicletta ci va da quando è neonato e che ora, a 18 anni ancora da compiere, può cominciare davvero a sognare di ritagliarsi un posto ai massimi livelli di questo sport.


Suo papà è Tadej Valjavec («in allenamento mi segue sempre, soprattutto per ragioni di sicurezza stradale»), vincitore del Giro d’Italia U23 nel 1999 e professionista per una decina d’anni con Fassa Bortolo, Lampre e AG2R tra le altre. Erazem non sa ancora l’italiano come il padre, ma lo sta apprendendo velocemente e non ha problemi a buttarsi, anche perché per comunicare coi suoi compagni dell’Autozai-Contri e il suo direttore sportivo Fausto Boreggio ha bisogno di arrabattarsi in qualche modo.


Valjavec ha un gran motore e non è un caso che abbia già firmato un contratto di due anni con la formazione satellite della Soudal-QuickStep, insieme alla quale ha già partecipato a qualche training camp. Quest’anno ha indossato due maglie, quella dell’Autozai di patron Enrico Mantovanelli e quella della formazione belga ACROG-Tormans, così da garantirsi un calendario del più alto livello possibile.

«Vivo a Kranj, in Slovenia, ma corro un po’ in Italia e un po’ in Belgio - ha detto Valjavec -. Così facendo ho avuto modo di fare le classiche del nord con la formazione belga e poi tante belle gare in Italia con l’Autozai». Sul pavè è andato forte, ha chiuso 3° la Kuurne-Bruxelles-Kuurne e poi 2° la Parigi-Roubaix, vinta da un altro sloveno, Jakob Omrzel, ma anche in Italia ha messo in mostra tutta la sua stoffa, piazzandosi 3° all’Internazionale di Solighetto, vinta ancora da Omrzel, e, qualche giorno fa, vincendo una tappa e la classifica generale del Giro del Veneto Juniores

In Veneto si è imposto grazie ad un assolo nella tappa regina che prevedeva il Passo Croce d’Aune nel finale. Pavé o salite, per il momento non si vedono differenze per Valjavec. «La corsa che mi piace di più in assoluto è la Roubaix, ma le classiche sono solo nella prima parte di stagione, quindi sto lavorando molto anche sulle salite e le corse a tappe in modo da avere obiettivi tutto l’anno - ha detto ancora -. Mio papà era scalatore e il Giro del Veneto mi ha confermato che anch'io potrei avere la stessa attitudine».

In Soudal-QuickStep avrà probabilmente modo di capire cosa fare da grande: «Si vedono sempre più corridori che possono andare forte sia nelle classiche che nelle corse a tappe, mi piacerebbe essere uno di quelli. La Soudal mi ha già accolto in famiglia, in particolare lo scout Johan Molly che mi ospita quando sono in Belgio, mi ha fornito la bicicletta per quest'anno e mi ha permesso di allenarmi con loro. Ho parlato con Evenepoel e Merlier, c'è tanto da imparare».

Il suo idolo rimane però uno e uno solo, Tadej Pogačar, che vinceva il suo terzo Tour de France proprio mentre Valjavec si aggiudicava la sua prima corsa a tappe da juniores. «Sul Croce d'Aune ho attaccato ispirandomi a lui. Ma tutta la Autozai è stata straordinaria in Veneto, sembravamo la UAE di questo Tour, in controllo dal primo all'ultimo chilometro, ognuno col suo ruolo ben preciso. In Slovenia tutti ci ispiriamo a Tadej e sognamo di diventare come lui. Ma la strada è ancora lunga. Step by step e vediamo dove arriviamo».

Per cominciare, nei prossimi mesi lo attendono Giro della Lunigiana, Europei e Mondiale, dove cercherà conferme.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è conclusa la quarta edizione di Beking, iniziata con la pioggia, e proseguita sotto un cielo coperto e minaccioso ma l’evento ha saputo entusiasmare e coinvolgere anche quest'anno. Il vincitore assoluto è stato il campione del mondo in carica...


Momento di ottima forma per Eli Iserbyt che al successo di ieri a Kortrijk, concede la replica nella odierna prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria elite che oggi è si è disputata ad Anversa, in...


Un'occasione da non perdere per imparare, curiosare, scoprire, divertirsi e festeggiare. L'evento annuale Openhouse XPC 2024 andato oggi in scena a Reggio Emilia nella sede di Beltrami TSA ha dato la possibilità a tanti appassionati di due ruote di scoprire...


Con la sua celebre scalinata, trampolino di lancio di grandi campioni come Renato Longo, Franco Vagneur, Roger De Vlaeminck, Luigi Malabrocca e molti altri specialisti del fango, si è tenuta oggi la 63sima edizione del Ciclocross di Solbiate Olona (disputato...


Sventola l'iride di Fem Van Empel nella prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria donne elite che oggi è andata in scena ad Anversa, in Belgio. Già prima ieri a Kortrijk nell'Urban Cross, la campionessa del...


È scomparso in Costa Azzurra, all’età di 82 anni, l’ex corridore francese Jean Jourden che, nel 1961, ha vestito la maglia di campione del mondo nella gara dei dilettanti su strada di Berna, in Svizzera. Era nato a Saint Brieuc,...


In quale modo i soldi del ciclismo su strada potrebbero arrivare  alle discipline meno mediatiche e con meno sponsor? Secondo l’UCI un ottimo sistema sarebbe quello di sommare per le classifiche mondiali i punti conquistati in tutte le discipline. In...


Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024