«A Davide Rebellin deve essere restituita la dignità di atleta e di uomo. Nel ciclismo mondiale ha dato tanto, per noi veneti e vicentini in particolare è stato una bandiera di lealtà, sportività e correttezza. Per tale motivo abbiamo chiesto, con una mozione depositata nelle settimane scorse in Consiglio regionale del Veneto, che la Giunta regionale del Veneto si impegni, per quanto possibile, ad attivarsi per far sì che alla famiglia di Davide Rebellin, tragicamente deceduto in un incidente, travolto da un tir mentre si trovava in allenamento, venga restituita la Medaglia Olimpica vinta alle Olimpiadi di Pechino 2008 dal corridore vicentino». Con visibile commozione e sensibilità lo annunciano i consiglieri regionali vicentini di Lega – Liga Veneta, Silvia Maino e Marco Zecchinato.
«Quella di Davide Rebellin è stata una carriera da professionista durata 30 anni, cominciata nel 1992, che l’ha reso uno dei ciclisti più longevi e vincenti della storia del ciclismo nazionale. Un vero esempio di abnegazione e di dedizione anche per i giovani, sia corridori che atleti in genere. Purtroppo, - aggiungono i consiglieri - Davide è incappato in una situazione di doping dalla quale però è stato riabilitato. Infatti, dopo sette anni e una lunga battaglia in varie sedi giudiziali, il 30 aprile 2015, è stato assolto dalle accuse di doping in quanto ‘il fatto non sussiste’. Sfortunatamente, il 30 novembre 2022, all’età di 51 anni, Davide Rebellin muore investito da un camion, lungo la Strada Regionale 11 a Montebello Vicentino. Il campione vicentino era in bici a Lonigo, al termine della sessione di allenamento ed è proprio per riabilitare la memoria di atleta, di uomo e di sportivo veneto che chiediamo la restituzione alla famiglia della medaglia d’argento olimpica a Davide Rebellin attraverso l’impegno della Giunta regionale del Veneto», concludono Silvia Maino e Marco Zecchinato.