SUIVEURS A LUCI ROSSE

TUTTOBICI | 25/02/2024 | 08:15
di Gian Paolo Ormezzano

Forse, con tutto quello che si offre ogni giorno in vi­sione, che in qualche mo­do si pubblica e che ogni tanto si deve pure leggere, se non altro per reagire all’informazione quotidiana e ormai pressoché ineludibile relativa a massacri, guerre sin troppo vere o un bel po’ finte, corruzione in alto, truffe in basso, violenza spalmata un po’ dovunque e vio­lenze intime espletate magari in balorde mimetizzate speziature, è giunta l’ora, anche nelle me­morie sportive e specialmente ciclistiche, di sdoganare taluni particolari ricordi personali e soprattutto di liberarli da una certa ipocrisia nella gestione mnemonica, rappresentativa, commemorativa di essi. Intendo ricordi di episodi coinvolgenti persone (io in primis), ambienti, usanze, insomma entità varie implicanti ricordi di virtù e so­prattutto di vizi. Insomma, roba in qualche modo chiaro o contorto collegata a quel mondo che vien detto “a luci rosse”. Un mondo che si legò eccome a quello dello sport, specie se itineranti dunque specie se ciclistico, con proposta o meglio of­ferta continua di novità, sperimentazioni, avventure, collaudi.


Passo, mi sposto, mi calo, mi innalzo al ciclismo cronogiornalisticamente definito eroico e ai suoi tempi, per dire che era anche e in certi casi sin troppo ciclismo dei bordelli in località assortite, delle novità sessuali acquisibili un giorno là un altro lì, rigidamente  a pagamento e talora coinvolgendo il maquillage complessivo delle note spese. Non dico tanto le corse di un giorno, con in Italia su tutte la Milano-Sanremo che, relativamente insapore, specie se la se­rata della vigilia meneghina era stata calma e parca, convocava tanto del seguito alla roulette del Casinò, con rientro in sede che spesso veniva effettuato la sera stessa della corsa, magari all’alba del giorno dopo, a serbatoio dell’auto per fortuna an­cora pienotto e portafoglio spesso vuoto. Dico il Giro d’Ita­lia, dico specialmente il Tour de France (e se ho un vuoto di esperienze riguarda la Vuelta, di cui pure si narravano meraviglie da harem proposto in ogni sede di tappa appena importantuccia).


Il Tour specialmente per noi italiani governati dalla De­mocrazia Cristiana, il Tour che era anche e soprattutto Parigi, “la ville du monde” ma anche “une blonde”, le Folies Ber­gère (traduzione letterale “follie pastorella”, da morire - adesso - dal ridere) con idealmente sempre Joséphine Baker a tette nude, certi quartieri dove la meno bella delle “filles de jo­ie” appariva come una una su­perfata tutta disponibile col solo infimo dettaglio del denaro a lei, i primi spettacoli ”forti” in localucci ad hoc… L’ultima frazione della corsa, solitamente una cavalcata senza scosse di classifica, era il pretesto per an­dare dalla penultima località di tappa, finito in fretta sospetta il lavoro, a Parigi già la sera del sabato. Io accedetti a quel mon­do che ero poco più che un ra­gazzino ancorché, facevo il “trombettiere” nel senso che dettavo al telefono, per scafatissimi stenografi sempre ciclosaccenti, l’articolo scritto in sala stampa dal giornalistone mio capo, e poi dovevo pure trovare il tempo per scrivere, in una rubrica definita di colore e però per me grigissima di spazio ri­dotto in pagine secondarie, le mie cosine di neofita o quasi. Mi fermo al mondo dei giornalisti italiani anche perché di quelli francesi, superpreponderanti, moltissimi erano parigini e celebravano il ritorno a a casa, non l’accesso a piccole provvisorie perdizioni. Ci trovavamo in tan­ti nello stesso ristorante vicino a dove allora aveva i suoi uffici L’Equipe, poi a due passi il Con­cert Mayol con “les danseuses nues” (ma sempre il “cache-sexe”) e da lì la tentacolarissima Rue Saint Denis, e gli appuntamenti presi di anno in anno con Gigi, vecchia grande sacerdotessa del culto di Venere.
(Ma c’era anche il Tour della stimolante di cibi, vini e cultura provincia francese, delle città che non erano altre Parigi ma che per gli esperti tenevano se­duzioni particolari. Ricordo un celebre giornalista italiano, fra l’altro fine umorista, che mi di­svelò Avignone intesa non come Palazzo dei Papi ma come locale dove lui mi elencava le origini esotiche di questa e quella imprescindibile etèra).

In Italia la legge della senatrice Merlin aveva chiuso le case chiuse nel 1958, quando da tempo la stralibera Francia ignorava e spupazzava le leggi della quasi omologa ma­dame Richard. E poi Parigi era comunque sempre Parigi, La cit­tà dove a luglio, intorno al 14 festa nazionale, la gente circolava nuda in segno di massima li­bertà. Così  avevo detto al mio au­­tista smanioso che a Torino mi si era rivelato come il massimo sessuomane sabaudo di ogni tempo, e che ad ogni tappa si an­nunciava ad alta voce più vi­cino alla finalmente “sua” Pa­rigi: credevo che lui non mi credesse, e invece quel primo lu­glio nostro insieme registrò  una sua forte delusione e un calo mio totale di fiducia accordatomi.

Potrei scrivere un volume, ma­ga­ri migliore di tanti altri che non ho scritto, su sesso e ciclismo, anzi ciclismo e sesso. Ho conosciuto dame bianche ma an­che damigelle nere che veniva facile e comodo pensare confluite a Parigi pro nobis dai territori francesi d’Oltremare, at­tratte dalla Ville Lumière. Temo la bavosità che è tipica dei vecchi più prossimi ai 90 che ad ogni onirica Parigi, passo e chiudo (o chiudo e passo?).

da tuttoBICI di febbraio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Secondo posto e medaglia d'argento per l'Italia nella prova iridata del Team Relay (Staffetta mista) che oggi ha inaugurato i Campionati del Mondo di Ciclocross a Liévin, in Francia. La formazione azzurra, composta da Gioele Bertolini, Mattia Agostinacchio, Lucia Bramati,...


Oggi e domani si terrà ad Arras in Francia, in concomitanza con i Campionati del Mondo di ciclocross di Liévin, una riunione del Comitato direttivo dell'Unione ciclistica internazionale. E’ chiaro che durante questo incontro verrà affrontata anche la situazione relativa...


Alle 12:30 prenderà ufficialmente il via la tre-giorni iridata di ciclocross a Liévin, nel nord della Francia, con la team relay di cui l'Italia è campione d'Europa. Uno dei sei elementi schierati dal c.t. azzurro Daniele Pontoni è l'Under 23...


Dopo le ultime notizie sui conflitti in atto al confine tra Congo e Ruanda, in Belgio - che in passato ha avuto delle colonie in Africa - si sono intensificate le domande a Golazo, società belga organizzatrice di eventi sportivi,...


Domani uscirà il nostro mensile tuttoBICI di febbraio e, tra le numerose interviste, potrete pure leggere quella di Patrick Iannarelli a Serge Parsani, team manager della ex Corratec che ora si chiama Solution Tech Vini Fantini, nella quale si parla...


Gian Paolo Ormezzano se n’è andato il 26 dicembre scorso. Pochi giorni prima, mancava una settimana a Natale, accompagnato dal solito entusiasmo ci ha inviato il suo articolo per il numero di gennaio. L’ar­ti­colo è questo. L’ultimo. Ciao GPO e...


Il 2024 per Mathieu Van der Poel è stato un anno straordinario, ma il 2025 potrebbe esserlo ancora di più, perché per questo talento assoluto la voglia di vincere non si ferma mai. Nella scorsa stagione ha conquistato due Classiche...


Mentre i suoi colleghi e colleghe in azzurro si preparano ad affrontare la team relay che oggi apre il gran weekend dei Mondiali di ciclocross, Carlotta Borello è in viaggio verso Liévin dove domani pomeriggio affronterà il suo primo Mondiale...


Se ne è andata di inverno, per il bambino Paolo, l’estate dei suoi anni. Se ne è andata a dicembre, ancora prima del solstizio e di Natale, con la scomparsa a 90 anni di Rik Van Looy, il grande ciclista...


Prendendo a prestito il titolo da una celebre pellicola degli anni Sessanta ("Those Magnificent Men in Their Flying Machines", nel cui cast figura anche Alberto Sordi), il museo AcdB presenta una mostra - "Quei temerari sulle macchine a due ruote:...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024