Sabato all'hotel Saracen di Isola delle Femmine si è svolta la terza edizione del Gran Galà Ciclistico Siciliano, organizzata e condotta da Gaetano Pecoraro col prezioso contributo di Altopack e Swisscare: una festa che ha permesso di devolvere mille euro dall'AIL e altrettanti a Dynamo Camp.
Il palco del bellissimo albergo palermitano ha vissuto un susseguirsi di personaggi dai diversi ruoli nel mondo ciclistico, profondi dialoghi e dirompenti emozioni: per ciascun ospite non c'è stata solo una bella targa-riconoscimento, ma anche un pensiero poetico da parte di Gaetano e una breve intervista, ad approfondire l'amore per il ciclismo e le sfide da superare sotto varie angolazioni.
Toccante l'apertura dedicata a Franco Ballerini, a cui era intitolato questo Galà e la cui memoria è stata tenuta viva dall'intervento della moglie Sabrina Ricasoli e dei successivi premiati, a partire dall'ospite d'onore Gianni Bugno.
Tanta Lombardia, tanta Toscana e tanta Sicilia a disegnare una passione ciclistica che non deve guardare al proprio orticello e deve tornare a infiammare il pubblico italiano al di là della pur splendida e "agguerrita" nicchia ciclofila. Le soluzioni sono difficili, ma gli spunti sono tanti e sono stati messi coraggiosamente sul tavolo, portando ciascuno la propria sfera di competenza e sensibilità. Il lato organizzativo di Ezio Maffi, Fabio Perego e Marco Danese, o ancora Fausto Catanzaro, Paolo Campanella, Vito Riggio, Salvatore Avola e Marco Lampasona; il lato "operativo" di Adriano Dini e Marco Casini (assente per motivi di salute Agildo Mascitti, a cui mandiamo un caloroso abbraccio); il lato tecnico da diesse di Luca Scinto e Paolo Alberati, che hanno espresso punti di vista differenti sul ruolo del know-how italiano nel ciclismo globale di oggi, e con loro Paolo Tiralongo e Giuseppe Di Fresco. Altri ex protagonisti del pedale hanno offerto la loro testimonianza, come Enrico Grimani e Angelo Canzonieri, fino al toccante momento col trio Francesco Alamia, Filippo Porpora... e Giuseppe Pecoraro, figlio dello stesso Gaetano!
Ben presenti le riflessioni sulla comunicazione del ciclismo, con la nostra redazione rappresentata da Nicolò Vallone (che ha fatto le veci del febbricitante Pier Augusto Stagi) e l'accoppiata Alessandro Colò-Valerio Bianco che si occupa del Giro della Lunigiana del già citato Danese. Spazio infine per i giovani premiati siciliani delle categorie giovanili. Infine, il tema sicurezza: commosse ma forti e ferme le parole di Daniel Ferrari, fratello del compianto Giammarco ricordato ogni anno proprio al Lunigiana. Per l'appunto, un mosaico geografico che in un evento come il Gran Galà va a formare una bicicletta che unisce l'Italia. Fotografo ufficiale della manifestazione è stato Roberto Fruzzetti, anch'egli insignito a fine giornata.
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