Nel futuro di Remco Evenepoel non ci sarebbe solo il Tour de France ma anche il Giro d’Italia, ma a dire la sua c’è ancora una volta Patrick Lefevere che ha sconsigliato al suo protetto di fare l’accoppiata Giro-Tour.
«E’ troppo duro e lo sconsiglio vivamente». Questo è quanto ha detto a Parigi Patrick Lefevere, dopo aver assistito alla presentazione del Tour de France 2024. Remco ha sicuramente un conto in sospeso con il Giro d’Italia e martedì si è seduto al tavolo con i due tecnici Klaas Lodewyck e Koen Pelgrim per discutere il programma del prossimo anno. Lafavere è stato chiaro e ha spiegato che Evenepoel al Tour non dovrà essere sotto pressione e potrà fare le scelte che vuole.
«Nel suo primo Tour Remco non dovrà fare nulla e dimostrare nulla, tutto gli sarà permesso». Il campione del mondo a cronometro ha un palmares straordinario e ad appena 23 anni può già vantare due titoli mondiali e la vittoria a un grande giro oltre a due successi alla Liegi-Bastogne-Liegi. Il fiammingo però, ha un animo inquieto ed è desideroso di mettersi alla prova nella corsa a tappe più importante del mondo. La scelta di essere competitivo al Tour aveva spinto Remco, anche verso la possibilità di cambiare squadra, questo perché al Tour vuole fare bene.
Nei giorni scorsi è nata l’ipotesi di fare l’accoppiata Giro-Tour, ma Lefevere, anche in vista dell’appuntamento con le Olimpiadi di Parigi, non sarebbe favorevole.
«Puntare due volte alla classifica generale non è assolutamente realistico. Sicuramente andremo a vedere le tappe di montagna, ma se dobbiamo guardare al dopo, per esempio ai Giochi, il binomio Giro-Tour non mi sembra l'idea migliore».
Lefevere quindi non sarebbe favorevole a questo binomio e se andiamo indietro negli anni, dobbiamo arrivare al 1998 con Marco Pantani, per trovare un corridore che nello stesso anno ha conquistato sia il Tour de France che il Giro d’Italia. Per il resto se osserviamo i corridori che hanno portato a termine le due corse, possiamo notare che si tratta per lo più di gregari e non di uomini di classifica, escludendo Kuss, che ha fatto tre giri, ma senza lottare per tre classifiche.
Un’alternativa però ci sarebbe e il fiammingo dovrebbe puntare alla classifica in uno dei due grandi giri e poi concentrarsi sulle vittorie di tappa per l’altro. Alla Vuelta, dopo il crollo nella tappa del Tourmalet, il belga è stato costretto a passare a un piano B. Questo approccio lo ha portato a una seconda e una terza vittoria di tappa, la maglia di miglior scalatore e anche il piacere di poter correre senza stress. Comunque per il momento nulla è stato deciso e per sapere cosa farà nel 2024 Evenepoel bisognerà attendere almeno il prossimo mese, quando tecnici e corridori insieme definiranno i programmi.