Ieri Roberto Chiappa ha tagliato il traguardo dei suoi primi 50 anni. E lo vogliamo celebrare con una lettera speciale, unica, intima, carica di emozione. A scriverla è stato suo fratello Maurizio e nelle sue parole c'è anche tutto l'amore, la stima e l'amicizia che legano tanti sportivi a Roberto Chiappa e alle sue imprese. E per questo abbiamo deciso di proporvela. Aggiungendo agli auguri di Maurizio anche i nostri e, ne siamo sicuri, anche i vostri.
Ciao fratello, buon compleanno! E tantissimi auguri per i tuoi primi 50 anni. Voglio prima di tutto ringraziarti per essere stato il mio compagno di giochi e il mio migliore amico.
Sei nato e cresciuto in una famiglia umile, nella quale il sacrificio era pane quotidiano. Sei salito in bicicletta per gioco, poi la passione di papà e del suo amico Onofrio Galeazzi per il ciclismo hanno dato inizio alla tua grande avventura nel mondo della velocità su pista.
Avevi solo 13 anni quando in una giornata d’estate al velodromo di Lanciano vincevo la prima maglia di campione italiano nella velocità. E poi nel 1991 a Colorado Springs sei riuscito a diventare campione del mondo!
Hai vinto ben 49 maglie tricolori: nessuno è mai riuscito a fare altrettanto nella storia e questo è un record straordinario, forse imbattibile.
Hai partecipato a 4 Olimpiadi e la quinta ti è stata negata per la scelta scellerata del presidente federale di quel quadriennio. Alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992, avevi solo 18 anni, hai stupito il mondo, il tuo nome era su tutti i quotidiani nazionali e internazionali, avevi colpito tutti con il tuo quarto posto nella velocità individuale.
Sei stato capace di essere competitivo a livello mondiale per 15 anni! Non a caso sei riuscito a vincere la prova di Coppa del Mondo nel 2008 a Los Angeles nella tua disciplina preferita, la velocità individuale.
La tua passione, il tuo spirito di sacrificio, il tuo impegno ti hanno permesso di superare gli ostacoli più difficili e di raggiungere traguardi insperati.
Di ricordi ne ho tanti, ma uno è particolare: quando ti accompagnavo alle corse che si disputavano in giro per i velodromi italiani, sentivo vociferare i direttori sportivi “ah, oggi c’è Chiappa, si corre per il secondo posto”.
Sei per me un modello e un motivo di orgoglio, ti auguro di continuare a realizzare i tuoi sogni e di meravigliarti per le cose semplici e di goderti ogni giorno la Vita. I tuoi primi 50 anni sono stati davvero incredibili.
Maurizio