Il traguardo, stavolta, lo taglia lui. Senza alzarsi sui pedali, in totale scioltezza, e in piena attività. Gianni Savio compie oggi 75 anni, di cui 39 vissuti quotidianamente nel ciclismo, con eleganza, garbo e cortesia che gli sono valsi l’appellativo di “principe”, nel mondo delle due ruote
Mai un giorno di pausa, come questo che sta vivendo in Calabria: pure oggi un saluto dal palco di presentazione del Giro della Provincia di Reggio Calabria e poi in ammiraglia per seguire i suoi giovanissimi corridori, i componenti della GW Shimano Sidermec, il team italo-colombiano al quale Savio ha dato vita – con immutato entusiasmo - in nome di quella che ama definire una ”maledetta passione”.
Chiunque si sarebbe arreso a seguito dell’insolvenza del main sponsor Drone Hopper che ha fatto venire improvvisamente meno l’ambizioso progetto e soprattutto il sostanzioso apporto finanziario. Inevitabile appariva lo scenario di vedere scomparire il team di Gianni Savio dal mondo del ciclismo.
Una brutta caduta rispetto alla quale il team manager ha saputo prontamente rialzarsi, ripartendo da una categoria inferiore a quella precedente, con una formazione Continental, intenzionato a fare crescere nuovi campioni come i vari Andrea Tafi, Nelson Rodríguez, Leonardo Sierra, Andrea Ferrigato. Un lunghissimo elenco che comprende pure José Rujano, Iván Parra, José Serpa, Michele Scarponi, Jackson Rodríguez, Franco Pellizotti, Fausto Masnada, Egan Bernal, Iván Ramiro Sosa, Alessandro De Marchi, Diego Rosa, Mattia Cattaneo.
E’ ripartito con lo spirito di un esordiente, ripetendo quelle due parole rivolte costantemente ai suoi corridori per spronarli verso il traguardo: cattivi e determinati.
La cattiveria, in realtà, Gianni Savio non sa neppure cosa sia. La determinazione no, quella la conosce e la interpreta alla perfezione. Grande conoscitore del movimento ciclistico sudamericano, commissario tecnico della nazionale colombiana prima e venezuelana poi, senza demordere Gianni Savio ha dato vita alla "alianza" colombo-italiana sorta sulle ceneri della defunta Drone Hopper, con l’apporto la GW Bicicletas, della Sidermec di Pino Buda e dei tantissimi amici che sostengono da sempre, in modo tangibile e concreto, il team manager torinese.
Grazie a questa fusione, è stata mantenuta la continuità lavorative con parte del management, staff e alcuni corridori, senza mollare, di nuovo a tutta, verso nuovi traguardi.
Buon compleanno, Gianni.