È vero, la Parigi-Nizza può vantare l'eccezionale sfida tra Vingegaard e Pogačar, ma la Tirreno-Adriatico 2023 può contare su praticamente tutti gli altri. La lotta si preannuncia scoppiettante non solo per la classifica generale, ma anche nelle tappe intermedie, visto che gli interpreti al via sono di quelli a cui non piace stare fermi a guardare.
Nelle ultime ore è arrivata la piacevole notizia che al via ci sarà anche Primož Roglič, di rientro dopo il lungo stop a causa dell’infortunio alla spalla rimediato all’ultima Vuelta a España, che lo ha costretto ad un intervento chirurgico e al conseguente periodo di inattività. La condizione fisica, quindi, è del tutto un’incognita, anche perché l’obiettivo del capitano della Jumbo-Visma è quello di arrivare al top della forma al Giro d’Italia; i tifosi sloveni, però, intanto, possono sognare di conquistare la Tirreno-Adriatico per la quarta volta in 5 anni, dopo i successi di Pogačar negli ultimi due anni e di Roglič, appunto, nel 2019, inframezzati dalla vittoria di Simon Yates nel 2020. Nel caso la gamba non rispondesse nel migliore dei modi, comunque, la formazione olandese potrà ha pronte le alternative che scalpitano, Wilco Kelderman e Attila Valter.
Negli ultimi anni si è affermato come uno dei migliori scalatori del gruppo e nella parte finale dell’anno scorso è stato l’unico in grado di battere Tadej Pogačar (al Giro dell’Emilia) o metterlo in difficoltà (Il Lombardia), ora Enric Mas (Movistar) ha voglia di portarsi a casa anche una corsa a tappe prestigiosa come la “Corsa dei Due Mari”. Anche il suo connazionale Mikel Landa (Bahrain Victorious), terzo l’anno scorso su queste strade, vuole ritrovare quel successo che gli è mancato nel 2022 e per farlo potrà contare anche su una garanzia come Damiano Caruso e su Santiago Buitrago.
Quando si parla di scalatori è impossibile non citare il padrone dell’ultimo Giro d’Italia, Jai Hindley (Bora-hansgrohe), alla ricerca della gamba che gli ha permesso di indossare la Maglia Rosa a Verona lo scorso anno. L’australiano potrebbe scatenarsi sulla salita di Sarnano Sassotetto, ma se così non fosse è pronto il suo compagno di squadra Aleksandr Vlasov, che finora nelle corse a tappe di una settimana ha mostrato la miglior versione di sé stesso. Leggendo la startlist, però, la squadra che fa più impressione è probabilmente la UAE Team Emirates, con Adam Yates fresco di successo a Jebel Hafeet all’UAE Tour, il sempre ostico João Almeida, il talentuoso Brandon McNulty, e poi George Bennett e Davide Formolo.
Dopo un buon inizio di stagione, Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) è in cerca di conferme; la formazione inglese punterà su di lui, ma anche sui i talentuosissimi Thymen Arensman e Tom Pidcock, fresco di trionfo alla Strade Bianche. Per la classifica generale, poi, andranno tenuti d’occhio Ben O’Connor (AG2R Citroën), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Michael Woods (Israel-PremierTech), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), i francesi Guillaume Martin (Cofidis), Thibaut Pinot, Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Warren Barguil (Arkèa-Samsic), che avranno l’arduo compito di provare a regalare il primo, storico, successo alla Francia alla Tirreno-Adriatico. Ci sarà anche Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), che capirà strada facendo se puntare alla classifica generale oppure “accontentarsi” di una vittoria – o più - di tappa. Per l’Italia, invece, arrivano in buona condizione Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), vincitore di tappa alla Volta Valenciana, Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan).
Racchiudere la Tirreno-Adriatico alla sola lotta per la classifica generale, però, sarebbe limitativo. In gara ci sono anche Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che sono sempre delle mine vaganti, poco importa se sia una tappa di pianura o di montagna, ma anche Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Quinn Simmons (Trek-Segafredo) e Greg Van Avermaet (AG2R Citroën), tutti i corridori che non ha certo intenzioni di fare da semplici comparse.
In tutto ciò, però, dovrebbero esserci anche tre volate, e lì troveranno spazio alcuni dei migliori sprinter del mondo, quindi Fabio Jakobsen (Soudal-QuickStep), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Elia Viviani (Ineos Grenadiers), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Peter Sagan (TotalEnergies), Giacomo Nizzolo (Israel-PremierTech), Matteo Moschetti (Q36.5), Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic), Attilio Viviani (Team Corratec), Simone Consonni (Cofidis) e Alberto Dainese (Team DSM).
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