
Alessandro De Marchi ha postato su Instagram una riflessione triste ma lucida e a tratti, rassegnata. Una riflessione che ha «Dedicato a chi ci odia così tanto da giustificare ogni morte e incidente».
Ve la proponiamo in video, accompagnata dalle parole che lo stesso Alessandro ha scritto nel suo post: «Non esiste alcuna infrazione del codice stradale compiuta da ciclista (o pedone) potenzialmente mortale come quella commessa da un veicolo a motore. Non esiste. Al contrario quello che può causare un'auto (anche nei confronti di un’altro veicolo) è potenzialmente letale, mortale. Un veicolo può uccidere un altro utente della strada, un ciclista che viaggia in doppia fila no. Punto. Tutte le polemiche e le puntigliose delucidazioni su fanali, campanelli, piste ciclabili etc etc sono sterili ed ignoranti.
Un auto è una pistola con il colpo in canna, mettetevelo in testa.
Per precisione: il ragazzo a cui mi riferisco è stato travolto ieri a Faenza mentre oggi è successo a Ferrara ad un altro sedicenne…»