PROFESSIONISTI | 05/03/2018 | 08:11 Omar Fraile sta correndo in queste ore la Parigi-Nizza ma non dimentica da dove viene e per questo ha fonfato una scuola di ciclismo, la Omar Fraile Eskola.
«Il 20 marzo presenteremo la Omar Fraile Eskola in collaborazione con Mendiz Mendi, il club nel quale sono cresciuto. È un progetto che mi rende felice: abbiamo una trentina di ragazzi dai 7 ai 16 anni. Insegniamo il ciclismo come un gioco». Come nasce questa iniziativa? «Ci pensavo da tempo, credo che sia dovere di un professionista aiutare il ciclismo per quanto può. Da tempo Mendiz Mendi voleva un cambiiamento e io mi sono adoperato. Quando il calendario me lo permetterà, mi allenerò con i ragazzi. Insegneremo loro tre discipline, ciclocross, mountain bike e strada, ci concentreremo in particolare sulla mountain bike perché è la disciplina più tecnica e l’ideale per i ragazzini. Anch’io vengo dalla mountain bike, l’ho praticata fino al primo anno da Under 23, è una grande scuola». Veniamo alla sua carriera, come è iniziata l’avventura con la Astana? «Bene e sono molto contento. Mi sono inserito bene nel team e spero di crescere ancora. Mi piace il modo di correre che c’è qui, mi piace pedalare all’attacco» Dopo la Parigi-Nizza, quale sarà il suo calendario? «San Remo, Vuelta al País Vasco, le classiche delle Ardenne, Tour de Romandie, ritiro al Teide, Svizzera, Tour de France, Clásica San Sebastián e Vuelta a España. Un calendario fantastico. In Astana corro senza pressioni, sono io ad essere esigente con me stesso».
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