Andrea Garosio, ventiquattrenne bresciano di Cologne, è da pochissimi giorni
approdato nelle fila del team Continental D'Amico-Utensilnord
e oggi prenderà il via al 55° Trofeo
Laigueglia. Scalatore puro, una decina di belle vittorie tra i dilettanti,
Garosio non è alle prime corse tra i professionisti in quanto da stagista ha già
gareggiato in alcune Classiche in Italia con la maglia della Bahrain Merida.
Dopo il raduno in Spagna, a Calpe, proprio con la squadra di Vincenzo Nibali, è
arrivata l'opportunità di accasarsi.
“Sono contento di iniziare questa nuova esperienza. Oggi è la mia prima corsa e
il Laigueglia è molto impegnativo, mi servirà per il futuro perché sono
abbastanza indietro come condizione e quindi sono anch'io curioso di vedere
come va. Vediamo quali saranno le prime sensazioni: è un test per vedere a che
punto sono e mi servirà moltissimo per arrivare al top della forma più avanti”.
Buone stagioni tra i dilettanti, poi
anche “la paura” di non trovare spazio tra i professionisti. Ora l'opportunità è
arrivata...
“Era il mio obiettivo cercare di avere la possibilità di misurarmi con i
migliori corridori, con quelli che fino a poco tempo fa guardavo in televisione
e ora corro al loro fianco. Voglio sfruttare questa possibilità, mi impegnerò
al massimo negli allenamenti ancora di più di quello che ho fatto fino ad oggi.
Voglio far bene e qui alla D'Amico-Utensilnord avrò anche più spazio personale
di quello che avrei potuto avere in team del World Tour. Voglio imparare, osservare
e “rubare” i segreti dei corridori più esperti, guardare come si muovono e come
corrono. Sicuramente la corsa tra i pro' è molto diversa da quella dei
dilettanti, quindi una volta capito come funziona, poi potrò mirare anche a far
bene in salita che è la mia specialità. Ma ho già visto quando ho fatto lo
stage lo scorso anno che dovrò migliorare tanto per essere competitivo”.
da Laigueglia Valerio
Zeccato
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