PROFESSIONISTI | 30/09/2015 | 17:16
Vincenzo Nibali sale sul podio con Emma, che deve averci preso gusto a posare per i fotografi con il suo papà, e consegnato alla moglie Rachele il diamante conquistato per la vittoria del trittico Lombardo (2° alla Coppa Agostoni, 1° alla Coppa Bernocchi, 1° alla Tre Valli Varesine) commenta con il sorriso il suo successo odierno: «L’anno scorso ero scivolato sulle strisce pedonali e non avevo le gambe che ho in questo finale di stagione, questa volta avevo l’incognita del fuso orario ma chilometro dopo chilometro mi sono sentito sempre meglio. Nella prima parte della corsa siamo andati velocissimi, abbiamo affrontato le prime due ore a 50 km/h, come squadra abbiamo cercato di essere presenti nelle fughe visto che tenere cucita la corsa non era semplice. Nel finale ho parlato con Fabio per capire chi stava meglio tra di noi, lui è andato forte per essere al rientro alle gare dopo la Vuelta. Abbiamo deciso che avrei fatto io la corsa, Fabio si è messo subito a mia disposizione, c’è da ammirarlo, il suo lavoro come quello di tutta la squadra è stato fondamentale per la vittoria. Nei prossimi giorni non correrò, andrò a visionare il percorso di domenica per fare un grande Lombardia. I rivali non mancano, da Van Avermaet a Pinot che forse oggi si è nascosto un po’, ma con il cambio di percorso è tutta un’altra corsa perciò sono fiducioso. Tornando al mondiale di Richmond abbiamo fatto quello che potevamo, ovviamente anche noi eravamo i primi a sperare in qualcosa di meglio. Il percorso era perfetto per un corridore esplosivo come Sagan, si è rivelato come un Fiandre, corsa che personalmente non ho mai disputato. Era una continua volata per prendere tra i primi il tratto in pavè, non essendo io veloce ho fatto fatica e non sono riuscito a esprimermi come avevo in mente. Ci sono riuscito oggi, spero di riuscirci anche domenica prossima».
da Varese, Giulia De Maio
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