Cosa dire? Il calendario italiano di gare professionistiche, è insesistente, ci sono mesi nei quali non si corre proprio e ci sono dirigenti che non si rendono conto che sta morendo tutto il settore. A questo punto mi chiedo, avete una ricetta per evitare la morte del malato?

Dunque:
Febbraio: 2 corse, 2 giorni di corsa
Marzo: 5 corse, 14 giorni di corsa
Aprile: 1 corsa, 1 giorno di corsa
Maggio: 1 corsa, 21 giorni di corsa
Giugno: solo il campionato nazionale
Luglio: 2 corse, 2 giorni di corsa, a condizione che il G.P. di Larciano si corra
Agosto: zero assoluto
Settembre: 11 corse, 12 giorni di corsa
Ottobre: 1 corsa, 1 giorno di corsa.

Totale: 24 corse, 53 giorni di corsa.

Occorre dire altro?

Mi dispiace, Bastiano, il malato è morto !

Niente corse niente attività sponsor non investono ciclismo e ciclisti senza sbocchi. Bisogna fare un circuito italiano con squadre italiane e le grandi corse italiane siano obbligate a far correre anche gli italiani Fci sveglia o non esisterai

Con la lungimiranza di DI Rocco, sicuramente passerà tutti i team dilettanti a prof./Continental e se sarà necessario anche quelli juniores. Suggerirei di chiamare gare prof. anche quelle dei dopati cicloamatori, così potrà dire che va tutto bene. La Gazzetta poi, potrà continuare a non invitare tutte le Professional italiane alle sue gare, così il suicidio sarà completo.

In uno sport in cui si parla solo ed esclusivamente di doping? Basti guardare i commenti che arrivano in questo blog il 99% riguardano il doping. Tutti coloro che vincono gare sono sospettati di doping, purtroppo non se ne esce più e ogni anno è sempre peggio.