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«Sono molto soddisfatto per quanto ottenuto, nella tappa di Verbier bastavano un po' di gambe in più per provare a centrare il risultato pieno ma mi rendo conto che il palcoscenico era di quelli importanti, con avversari di alto livello. Ero curioso di misurarmi in una corsa World Tour, ero fiducioso ma non mi aspettavo di andare così bene. Anche ieri siamo andati a tutta, in salita ero a blocco perchè ci siamo scannati per bene fin dai primi chilometri ma ho difeso il mio piazzamento nella generale (7° a 3' da Rui Costa, ndr). È stata una nuova esperienza, positiva».
Dopo il Campionato Italiano di sabato prossimo, «la gamba gira bene, noi della Cannondale saremo in 15, seguirò le direttive della squadra» nel mese di luglio sarà in ritiro a San Pellegrino prima di ritornare in corsa in America e presentarsi alle classiche di fine stagione italiane, compreso il Giro di Lombardia.
Nel suo programma per quest'anno non è prevista nessuna grande corsa a tappe. «Mi sono affidato completamente alla squadra, mi hanno detto che sono ancora troppo giovane per affrontare una corsa di tre settimane. Mi fido dei miei tecnici, hanno più esperienza di me ed è anche loro interesse che io maturi nel modo migliore. Dicono che le qualità per andar bene in un giro in futuro le ho, io per ora penso solo a lavorare come si deve. Non so se un domani sarò il capitano di un team in grado di giocarsi le corse che ho sempre sognato o se sarò un gregario, solo il tempo ce lo dirà. A me il ciclismo finora ha insegnato che bisogna sfruttare ogni giorno al massimo e che il lavoro, prima o dopo, paga».
Giulia De Maio
il tuo futuro e appena iniziato
avrai tante soddisfazioni la classe si e vista
bravo
Marco