Scinto: «Credo in Ponzi e nel tricolore per riscattare il Giro»

PROFESSIONISTI | 20/06/2014 | 12:07
«La delusione per un Giro d'Italia anonimo non mi è ancora passata, ma ora sono qui in Slovenia con i miei ragazzi e vedo uno spirito nuovo, diverso. C'è voglia di far bene, di voltare pagina e raccogliere qualcosa di buono». Luca Scinto, contrariamente al suo modo di essere è molto pacato e misurato. Non ha voglia di fare proclami né tantomeno promesse. «C'è solo da lavorare, con impegno e professionalità. Siamo andati piano: la colpa è di tutti, anche mia. Ora però vediamo di recuperare: abbiamo i mezzi per poterlo fare».

Scinto non lo dice esplicitamente ma lo fa intedere benissimo, vincere per la quinta volta il tricolore è un obiettivo che lo solletica non poco. «Credo in Ponzi, che su un percorso come quello dell'italiano può fare davvero molto bene. Ma anche Finetto, Rabottini e lo stesso Taborre sono corridori che hanno tutto per ben figurrare. In carriera hi vinto tre tricolori con Giovanni Visconti (uno da dilettante, e due da professionista) e uno con Alfredo Balloni (crono dilettanti). Diciamo che so come se fa».

Sulla tua strada potresti però trovare proprio Visconti... «Se non dovesse vincere uno dei miei ragazzi, sarei felice che vinca Giovanni: è un corridore che mi è rimasto nel cuore».
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COMMENTI
Uhm,
20 giugno 2014 15:51 Fra74
in maniera obiettiva, leggendo questa intervista, mi sembra un Sig. Luca Scinto molto "contenuto", forse, davvero, l'ultimo Giro di Italia l'ha abbastanza forgiato a livello di risultati ciclistici.
Vedremo all'Italiano.
Francesco Conti-Jesi (AN).

... e basta!
20 giugno 2014 19:06 FrancoPersico
Ma perchè lo fate ancora parlare il Sig. Scinto?!??!?!? Mi pare un incantatore di serpenti... parole parole... ma vi ricordate o meno cos'ha detto lo scorso inverno? Strategie di allenamento, ritiri, controlli, investimento sui giovani. Ma per piacere. Un buon gregario in sella, per il resto braccia rubate all'agricoltura.
Franco Persico (IM).

E si vergognoso
20 giugno 2014 22:21 venetacyclismo
Vergognoso che in un ciclismo ad alto livello come si vuol far credere si dia ancora la parola ad un personaggio così , forse gli starebbe stretto l'ambiente cicloturistico.

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