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«Il Giro è stato una grossa delusione, purtroppo dal giorno in cui sono caduti Joaquim e Vicioso abbiamo capito che la nostra corsa sarebbe stata in salita. Io e i miei compagni eravamo pronti per fare un certo tipo di lavoro e abbiamo dovuto reinventarci, personalmente non avevo l’esplosività e le altre caratteristiche indispensabili per giocarmi una tappa. Ad ogni modo abbiamo tempo per rifarci, fin dai prossimi appuntamenti».
Non ha staccato neanche un giorno, dopo l’arrivo di Trieste, ha pedalato almeno 2-3 ore tutti i giorni perché ha in mente un altro traguardo prestigioso da raggiungere. «Voglio far bene al Campionato Italiano. Sarebbe fantastico presentarsi al Tour in maglia tricolore. Il percorso è un po’ più leggero rispetto all’anno scorso e si adatta ancora di più alle mie caratteristiche. È un sogno che sto coltivando e spero di riuscire a realizzare» annuncia con sicurezza, questa volta senza scherzare.
Prima del Trofeo Melinda Paolini sarà in gara al Giro di Slovenia, proprio per rifinire la preparazione in vista dell’appuntamento tricolore, dopodiché partirà con il resto della Katusha per la Grande Boucle. «In settimana abbiamo avuto le belle conferme di Trofimov (sarà l’uomo di classifica per il Tour, ndr) e Spilak al Delfinato, nei giorni scorsi in Norvegia Kristoff ha dimostrato di andare forte e Purito si sta rimettendo in vista dell’ultima settimana. La squadra in Francia andrà soprattutto a caccia di tappe. Io darò il massimo nelle prime 12-15 tappe in cui c’è anche un po’ di pavé che sapete mi piace. L’intento è di partire molto forte per poi tirare le somme a metà Tour e confrontarmi con la squadra per il finale di stagione. Se Purito mi vuole alla Vuelta dovrò tirare un attimo il fiato, non ho più l’età per fare certi sforzi». Questa volta ride.
Giulia De Maio
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