
Settanta giorni: tanti ne avrà attesi Chris Horner (foto Bettini)
prima di tornare alle corse in occasione del Giro di Slovenia (19-22
giugno). Era l’11 aprile quando il vincitore della Vuelta a Espana 2013,
durante un allenamento sulle strade che costeggiano il lago di Como,
veniva colpito da un’auto, riportando fratture alle costole e uno
pneumotorace.
Con caparbietà e con l’ottimismo che lo contraddistingue, lo statunitense della Lampre Merida è guarito dal grave infortunio e si prepara ad attaccare nuovamente il numero sulla schiena in occasione della breve corsa a tappe slovena.
«In aprile mi stavo allenando con entusiasmo per preparare la partecipazione al Giro d’Italia – spiega Horner – Purtroppo
ho dovuto fare i conti con l’imprevisto dell’incidente che mi ha
impedito essere al via della Corsa Rosa e mi ha costretto a un periodo
di recupero. L’incidente è stato brutto, ho avuto paura, ma mi piace guardare
al lato positivo delle cose: avrebbe potuto essere la fine della mia
carriera o avrei potuto lasciarci la pelle, invece sono ancora qui a
fare progetti per i prossimi appuntamenti ciclistici. E’ stata dura rimanere fermo e dover rinunciare a un importante
obiettivo agonistico, specialmente dopo averlo preparato con tanta
passione: mi ha sostenuto la voglia di guarire e di tornare in piene
forze a correre.
Ringrazio i membri della squadra, i compagni e gli sponsor per i
messaggi di incoraggiamento, senza dimenticare tutti i tifosi che mi
hanno sostenuto in questo ultimo periodo. Penso di aver recuperato bene. Dopo che il problema dello
pneumotorace si è risolto devinitivamente, ho lavorato con intensità
negli Stati Uniti. A fine maggio sono tornato in Italia, vivo in un
appartamento a Como, da dove posso programmare validi allenamenti. Ovviamente vedo il Giro di Slovenia come un appuntamento
importante, nel quale potrò avere riscontri dalla strada sul mio stato
di forma. Tra le altre cose, sarà interessante confrontarmi con la crono
iniziale e l’arrivo in salita della terza tappa.Terminata la corsa, assieme ai tecnici della squadra valuteremo
se ci potranno essere le condizioni per la mia partecipazione al Tour de
France».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.