PROFESSIONISTI | 20/04/2014 | 08:28 Mauro Vegni prende nota, appunti e ascolta, tra poco deciderà, anche se in pratica ha già deciso: il prossimo anno si cambia. Siori e siori ecco a voi la Pompeiana. Sarà lei il grande spauracchio, la grande opportunità per i passisti scalatori sulla via di Sanremo, ma anche il grande esperimento per il patron di Rcs Sport. «Sia ben chiaro, io non ho la verità in tasca, ma vorrei provarci - dice il direttore delle corse targate Gazzetta -. Lo so perfettamente che è una scommessa, ma la Sanremo di oggi può piacere e dico che non dispiace neanche a me, ma mi piacerebbe vedere al via corridori come Contador, Valverde e Froome, solo per fare qualche nome, che con il percorso attuale, e la condizione (tolto Froome che aveva problemi fisici, ndr) che avevano poco prima della Classicissima, non correrebbero mai. Questo è un peccato».
Non basterebbe cambiare la sede d’arrivo? «Sarebbe bello tornare in corso Cavallotti, a 600 metri dalla fine della discesa del Poggio, ma non ci sono possibilità. Troppo difficile e complicato bloccare l’Aurelia per due giorni: non ce lo permetterebbero assolutamente».
Quindi il prossimo anno la Pompeiana… «Il prossimo anno proviamo a cambiare, per vedere l’effetto che fa. Io rispetto tutti. Tantissimi mi hanno detto di non farlo, io chiedo solo pazienza e la possibilità di fare una prova».
La Tirreno, invece, un successo ormai pieno… «Ha dimostrato ancora una volta che questa corsa ha ormai un equilibrio e un progetto tecnico eccezionale. Basti guardare la partecipazione e gli ordini di arrivo delle ultime edizioni: uno spettacolo. Ormai alla Tirreno i corridori più in voga non vengono ad allenarsi, ma vengono per vincere. Cosa si vuole di più?».
Appunto, cosa si può volere di più? «Mi piacerebbe che la stessa considerazione che questa corsa ha dal punto di vista tecnico e sportivo potesse averlo dal punto di vista commerciale. Questo è il mio desiderio. Ormai la Tirreno è la Tirreno. Non vengono più a correrla per preparare la Sanremo, ma vengono per fare bene alla Tirreno».
Insomma, la Tirreno va con il vento in poppa e la Sanremo con la Pompeiana… «Esattamente così. È un tentativo, come quello di Nibali sulla Cipressa. Speriamo che possa andare bene. Io sono certo di convincere anche gli scettici. E se non sarà così, si può sempre tornare allo spartito classico».
Per i signori organizzatori:
Vi prego non cambiate. La Sanremo è molto bella e avvincente così. Piuttosto mettete tutto il vostro impegno affinché nei Tg si annunci la corsa e si diano i risultati: nei Tg il ciclismo esisto solo se vi sono fatti negativi.
Con tutto il rispetto per il vostro lavoro, gianni cometti Cureggio (Novara).
Pompeiana
20 aprile 2014 22:32jack64
Comandante... iceberg a dritta !!!
Grande Vegni
21 aprile 2014 20:30mdesanctis
Umile e disponibile a sperimentare qualcosa di diverso.
Mi ripeto: io sperimenterei l'eliminazione della Cipressa a favore della Pompeiana solo per ridurre i km di Aurelia tra la fine della discesa e l'inizio del Poggio. Concordo con Vegni, perché la Sanremo non può correrla per vincerla anche un Nibali, un Contador? Forse gli ultimi vincitori elevano l'albo d'oro più di loro?
A me non sembra...
mdesanctis
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