PROFESSIONISTI | 08/01/2014 | 12:28
Vincenzo Nibali ha il volto sereno di chi sa quel che vuole e ha lavorato nel migliore dei modi per inseguire il suo progetto: «Ho trascorso qualche giorno di vacanza in Sicilia con la mia famiglia, è stata la seconda volta che sono riuscito a scendere giù in un anno. E anche se la nostra piccola, che nascerà a febbraio, mi cambierà la vita, non smetterò di viaggiare in giro per il mondo: Rachele ed io abbiamo già programmato le prossime vacanze alle Canarie, naturalmente con la nostra bambina».
E sul Tour: «Nelle grandi corse a tappe la mia crescita è stata graduale: ho imparato che vanno comunque vissute alla giornata, perché c’è sempre il rischio di prepararle per anni e poi veder sfumare tutto in pochi attimi per una caduta, una crisi o quant’altro. Certo, il Tour de France è la corsa più difficile da gestire al mondo: andrò a provare qualche tappa con Martinelli e Slongo, ma ne parleremo più avanti. A proposito, sono contento di aver ritrovato Slongo: avrei voluto averlo al mio fianco anche lo scorso anno, ma aveva altri impegni contrattuali, quindi mi sono arrangiato un po’ da solo con Mazzoleni, ma quest’anno sarò seguito sicuramente meglio. Ne abbiamo già avuto sentore in questi giorni, Paolo è venuto anche in Sicilia e con lui mi sono sottoposto a dei test fisici. Inutile dire che abbiamo grandi ambizioni e siamo pronti ad affrontare la sfida».
da Rezzato, Giulia De Maio
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