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Sarà un’edizione della O Gran Camiño ricca di novità quella che, da mercoledì 26 febbraio a domenica 2 marzo, andrà in scena nell’area nord-occidentale della Penisola Iberica, una terra ricca di storia, bellezze paesaggistiche e di forte interesse eno-gastronomico che la breve corsa a tappe targata Emesports proverà a far scoprire toccando alcune delle province e delle località turistiche più note.
Per riuscire ancor più concretamente in questo intento, gli organizzatori hanno chiesto e ottenuto di portare i giorni di corsa dai quattro delle scorse tre edizioni ai cinque di quella 2025, un’addizione questa che, inevitabilmente, renderà la 4ᵃ O Gran Camiño non solo la più lunga (sono 635 i chilometri complessivi da coprire quest’anno) ma anche la più dura (quasi 10mila i metri di dislivello da digerire) di quelle fin qui disputate. Le novità però non si limitano solo alla distanza e all’altimetria generali ma, entrando nelle pieghe del tracciato 2025, interessano anche le sedi di partenza e arrivo opzionate da Ezequiel Mosquera (direttore di corsa) e dai suoi uomini.
Ad eccezione di Santiago de Compostela (dove la corsa torna dopo la crono conclusiva dell’edizione 2023), infatti, tutti i traguardi e tutte le località da cui il gruppo prenderà il via sono inedite come, allo stesso modo, sono inedite tutte le salite categorizzate come GPM. Oltre a ciò, importante elemento di novità sarà la cornice designata per dare il la alla manifestazione quest’anno visto che, allargando i propri orizzonti e rispondendo al desiderio di plasmare un evento di respiro ancora più internazionale, la frazione inaugurale della O Gran Camiño (nonché la più lunga della storia della corsa con i suoi 189,7 chilometri) avrà luogo oltreconfine, in Portogallo, tra Maia e Matosinhos, nel distretto di Porto.
Ricevuto quindi l’abbraccio del pubblico lusitano e archiviato il primo probabile arrivo in volata, la carovana si sposterà verso nord per ritrovare la Galizia e strade dai contorni più usuali. Le prime a essere interessate dal passaggio della corsa saranno quelle della provincia di Pontevedra che farà da sfondo alla tappa di 131 chilometri che da Marín, dopo tre GPM di 3ᵃ categoria (l’ultimo dei quali ai -10km dalla linea), porterà il plotone sul traguardo in leggera salita di A Estrada. Il giorno seguente, nei dintorni di Ourense, avrà luogo l’unica cronometro individuale in programma, una prova di 15,6 km fino a Pereiro de Aguiar dove, con la scalata all’Alto de Sabadelle (4,9km al 5.7% medio) nel mezzo, i non specialisti delle lancette potrebbero trovar modo di difendersi egregiamente.
Rimescolata dunque la classifica, toccherà al weekend conclusivo decretare in maniera insindacabile vincitori e vinti di quest’edizione. In tal senso, un primo consistente scossone alla graduatoria si potrebbe registrare sabato a O Cebreiro, traguardo di una tappa di 137,1 km che negli ultimi 24 proporrà in rapida successione le asperità di Alto Catroventos (2ᵃ categoria), Alto a Pitinidoira (1ᵃ categoria) e, ai -1500 metri dal traguardo, il 3ᵃ categoria di Alto do Cebreiro (2,8km al 6.5% medio). I verdetti di questo scoppiettante finale non saranno comunque definitivi perché, il giorno successivo, la Betanzos-Santiago de Compostela di 159,8 km potrà stravolgere le carte in tavola non solo con le due scalate all’Alto de Lampai (3ᵃ categoria di 5,2km al 5.4% medio) ma soprattutto con i sei brevi insidiosi tratti in sterrato del Cammino Portoghese (il secondo tragitto più popolare fra quelli che compongono la rete d’itinerari del Cammino di Santiago) che bisognerà affrontare nei due giri del circuito finale da 55 chilometri.
Polvere o, in caso di pioggia, fango potrebbero perciò, con tutti i rischi legati a essi, dar vita a inaspettati colpi di scena e rendere avvincente e incerta fino all’ultimo la contesa per una maglia gialla che, negli ultimi due anni, Jonas Vingegaard si è aggiudicato esercitando un dominio che non ha ammesso repliche. Quest’anno il danese, che ha scelto l’Algarve per rompere il ghiaccio (vincendo) non sarà della partita e, pertanto, il successo nella generale potrà essere messo nel mirino da tanti pretendenti: ad avere la meglio, ad ogni modo, sarà colui che, nell’arco delle cinque giornate, avrà saputo coniugare al meglio esplosività, sensibilità nella guida del mezzo e, non meno importanti, doti contro il tempo.
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