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OVARO. Meno 247 giorni al Giro d’Italia 2014. Un’edizione senza precedenti per il Friuli. Come da noi anticipato a fine luglio, ad assegnare la maglia rosa sarà infatti la Carnia e in particolare il mostro Zoncolan. Data da fissare sul calendario per gli appassionati: 31 maggio. Sarà un “tappone”, ma con una novità. Di ieri: non saranno due le scalate all’erta più dura d’Europa, bensì una soltanto. L’ultima ascesa della corsa rosa saranno i 10,3 km che portano da Ovaro allo Zoncolan, il versante “classico”, o l’inedita scalata da Priola, con 9 chilometri fino a quota 1730 e pendenza media del 13%? Decisione entro la prossima settimana. Il fascino della novità Priola sembra una ruota avanti, non fosse altro perché sopra la frazione di Sutrio sono già iniziati i lavori di sistemazione della strada.
La decisione di “tagliare” una scalata dello Zoncolan è stata presa ieri a Milano dal direttore del Giro, Mauro Vegni con Enzo Cainero. Ed è stata sofferta. Perché offrire ai corridori, agli oltre 100 mila spettatori attesi in Carnia e ai milioni di appassionati incollati alle tv di tutto il mondo in un colpo solo le scalate della prima e della seconda salita più dura d’Europa, per giunta nella frazione decisiva, sarebbe stata una cosa unica. Ma i troppi problemi tecnici e organizzativi hanno suggerito di “tagliare” uno Zoncolan.
Il percorso, infatti, avrebbe avuto tre chilometri in comune, i primi della discesa che dalla vetta porta a Sutrio. Ripidissimi e dove i ritardatari del gruppo avrebbero rischiato di incrociare la testa della corsa lanciata verso l’arrivo, dopo aver affrontato la salita da Priola. Una roulette russa che si è tentato di scongiurare allungando il percorso nella valle del But tra un’ascesa e l’altra: impossibile vista la viabilità esistente. Ma attenzione, i corridori scaleranno lo Zoncolan dopo una tappa tosta.
A svelarla saranno il 13 settembre a Trieste organizzatori e vertici della Regione (lì scopriremo quanto ha investito per portare qui il Giro) che annunceranno il gran finale in regione. Indizi sulla tappa friulana? Sicuramente arriverà dopo una frazione impegnativa, probabilmente sulle Dolomiti, e partirà da una località friulana. Prima dello Zoncolan il gruppo potrebbe affrontare alcune salite inedite in Carnia. Si pensi alla Forca di Pani e soprattutto a Casera Razzo da Sauris, asperità che era molto piaciuta al direttore Vegni due anni fa quando venne in Friuli per il sopralluogo al Crostis.
Tutto deciso da tempo, invece, per quanto riguarda la tappa conclusiva della corsa. Il Giro 2014, per la terza volta nella sua storia, si concluderà a Trieste, nello spettacolare scenario delle rive e di piazza Unità.
Da dove partirà la tappa del 1 giugno? Cainero sorvola, ma è raggiante per il risultato raggiunto. «Il Giro si deciderà in Friuli, saranno giorni memorabili organizzati grazie alla grande disponibilità della Regione e all’amore per queste terre di ciclismo da parte dei vertici di Rcs», dice soddisfatto il patron. Che è anche project manager del progetto “Gemona, città dello sport».
Rischiamo: la città simbolo del terremoto di 37 anni fa è molto più di un indizio per quella che sarà la sede di partenza dell’ultima frazione.
di Antonio Simeoli, Messaggero Veneto
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