
“Marco Zanotti doveva stare più attento nel finale della corsa di Bareggio. Lui e Delle Stelle della Trevigiani erano i più quotati nella fuga di oltre venti corridori che ha deciso la corsa. Invece si sono fatti scappare i quattro che poi sono arrivati con pochi secondi di vantaggio. Peccato, lo Zanotti di inizio anno, concentrato e deciso, non avrebbe sbagliato il colpo”. Cesare Turchetti, il vulcanico direttore sportivo della bresciana Delio Gallina S. Inox, come è sua abitudine non le manda a dire: l’ottavo posto di Zanotti nella 60ma Coppa Sant’Anna non lo ha digerito. A San Martino di Bareggio hanno corso solo in quattro, il resto della squadra che ha partecipato al Giro Bio è andato in montagna, a Livigno, per tirare il fiato e recuperare le forze. “Il nostro primo obiettivo era di partecipare al Giro Bio e ci siamo riusciti – analizza Turchetti -, ma la corsa a tappe per noi è stata abbastanza massacrante ed era giusto fermare un po’ i ragazzi. D’altra parte lo sapevamo che non avevamo un grande ricambio di qualità nella rosa, quindi non avevamo chissà quali altre pretese. Adesso ho un secondo obiettivo da centrare: il numero di vittorie finali del 2010, numero che non svelo per scaramanzia. Vedremo come sarà la parte finale della stagione sperando di recuperare le forze. A Livigno è andato anche Fanelli che deve recuperare dopo l’operazione di appendicite, i ragazzi resteranno fino a giovedì in montagna e poi si riprende domenica con il Gran Premio Inda a Caravate dove spero di fare risultato soprattutto con Colonna che è quello che sta meglio di tutti in questo momento. Ha fatto tanti piazzamenti importanti, gli manca la vittoria, speriamo che arrivi presto; domenica è rimasto a riposo perché erano tre mesi che non andava a casa e mi è sembrato giusto concedergli qualche giorno in famiglia”.
Valerio Zeccato