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Il periodo delle corse del deserto entra nel vivo col suo appuntamento clou, l’UAE Tour 2025, appartenente al circuito WorldTour e in programma dal 17 al 23 febbraio. La corsa è nata nel 2019 dalla fusione di Dubai Tour e Abu Dhabi Tour e ha sempre potuto vantare una startlist molto interessante, dal momento che le temperature calde a inizio stagione fanno gola a molti.
L’albo d’oro annovera nomi d’eccezione, da Primoz Roglič a Tadej Pogačar (due volte vincitore), passando per Adam Yates, Remco Evenepoel e Lennert Van Eetvelt, vincitore un po’ a sorpresa l’anno passato. Mai un italiano, invece, è riuscito a salire sul podio finale, con due sole vittorie di tappa complessive, Elia Viviani nel 2019 e Filippo Ganna nel 2021. A differenza degli altri anni quest’anno la corsa non sarà visibile su RaiSport, ma solamente sui canali di Discovery+.
PERCORSO
Sabbia, pianura, vento e… anche due salite interessanti sono nel menù dei 7 giorni di gara dell’UAE Tour. Si parte con la Madinat Zayed Shams Solar Park - Liwa Palace di 138 km, totalmente pianeggiante, ma con un rettilineo finale leggermente in salita che costringerà i velocisti a scegliere bene il tempo per lanciare la propria progressione.
Il primo spartiacque in ottica classifica generale arriverà già il secondo giorno, quando andrà in scena una cronometro individuale di 12,2 km su un percorso ad anello all’interno di Al Hudayriyat Island, ovviamente pianeggiante ed estremamente veloce. Il primo arrivo in salita è già previsto per la terza giornata di gara, che porterà il gruppo da Ras al Khaimah a Jebel Jais per 181 km, con una salita finale di 19 km al 5,6%. È una scalata in cui a ruota si sta bene e negli anni passati la selezione è stata abbastanza modesta, tanto da decidersi spesso con uno sprint in salita tra gli scalatori più forti.
La corsa proseguirà quindi con la Fujairah Qidfa Beach - Umm al Quwain di 181 km, che strizzerà l’occhio ai velocisti nonostante la lunga, ma pedalabile, salita in avvio verso Masafi. Lo stesso epilogo è atteso nella American University Dubai - Hamdan Bin Mohammed Smart University di 160 km, coi velocisti che si troveranno di fronte alla terza chance della settimana. L’ultima chance dovrebbero averla il giorno seguente, con la piattissima Abu Dhabi Cycling Club - Abu Dhabi Breakwater di 165 km.
La resa dei conti arriverà, come di consueto, con la tappa regina, la Al Ain Hazza Bin Zayed Stadium - Jebel Hafeet di 176 km. La salita finale, che pochi giorni fa ha sorriso ad Elisa Longo Borghini, misura 10,9 km con pendenza media al 6,7%. Considerato che siamo a inizio stagione, è lecito attendersi una discreta selezioni in gruppo.
(Altimetrie in copertina)
FAVORITI
Tadej Pogačar torna all’UAE Tour dopo 2 anni di assenza e lo fa, ovviamente, con l’obiettivo di centrare il suo terzo successo nella corsa “di casa”. Tolto il primo anno da professionista, il campione del mondo ha sempre vinto la prima gara dell’anno, che fosse una corsa a tappe o una classica non importa. L’anno scorso la UAE Team Emirates bucò completamente l’obiettivo con tutti i suoi capitani (uno dei pochi flop del suo anno), il che lascia intendere che quest’anno sia ulteriormente motivata a tornare sul gradino più alto del podio.
Cinque spanne sotto lo sloveno ci sono tanti bei corridori, a partire dal campione in carica Lennert Van Eetvelt (Lotto), che scatterà col n°1, e poi Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), due volte terzo finale in passato e già pimpante alla Valenciana, Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), Matthew Riccitello (Israel-PremierTech), Einer Rubio (Movistar), vincitore a Jebel Jais nel 2023, Chris Harper (Jayco AlUla), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Michael Storer (Tudor), Sergio Higuita (XDS Astana), William Junior Lecerf (Soudal QuickStep) e Tom Gloag (Visma | Lease a Bike). Per l'Italia buone chances di ben figurare con Giulio Ciccone (Lidl Trek), all’esordio stagionale.
Più incerta e scoppiettante si prospetta la battaglia tra sprinter, visto che negli Emirati arrivano praticamente tutti i migliori del mondo, per un vero e proprio festival dei velocisti. Jonathan Milan (Lidl Trek) potrà testare il suo treno contro i grandi rivali Tim Merlier (Soudal QuickStep), già andato a segno quest’anno come Jonny, e Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck), che invece è all’esordio. Non solo loro, però, perché ci saranno anche Olav Kooij (Visma | Lease a Bike), Dylan Groenewegen (Jayco AlUla), Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Arvid De Kleijn (Tudor), Fernando Gaviria (Movistar), Sam Welsford (Red Bull-Bora-hansgrohe), tre volte a segno al Tour Down Under, Fabio Jakobsen (Team Picnic PostNL), e ancora Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG), Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty), Matteo Malucelli (XDS Astana), Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Lionel Taminiaux (Lotto) e Dušan Rajović (Team Solution Tech-Vini Fantini).