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Se dopo quasi 4 mila metri di dislivello Jonathan Milan arriva a giocarsi la tappa con corridori come Santiago Buitrago, Pello Bilbao, João Almeida e compagnia, vuol dire che la gamba gira piuttosto bene. Il gigante di Buja, nella quarta tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2025 con arrivo al Portell de Morella, ha fatto qualche bel fuorigiri, ma alla fine si è portato a casa un 2° posto che ne conferma la forza, fisica e mentale.
«Oggi è stata durissima. L’abbiamo gestita bene… mi son staccato un po’ di volte, almeno 3, ma i ragazzi mi hanno sempre riportato sotto - ha detto il portacolori della Lidl-Trek dopo aver ripreso fiato -. Ero perennemente al limite. Nel finale ci abbiamo provato, ho notato che Söderqvist oggi era il più forte tra noi, così negli ultimi 500 metri gli ho fatto il buco, urlandogli di tirare dritto. Purtroppo Buitrago ha cambiato ritmo e non c’è stato nulla da fare».
Domani a Valencia lo aspetta una volata a ranghi compatti, il suo pane, ma quella di oggi non si può certo definire uno sprint. «Il finale era un po’ al limite, soprattutto perché eravamo in 60 in gruppo, stretto, tecnico e con un asfalto non perfetto, un po’ sporco. Per fortuna siamo andati scremandoci. Non eravamo riusciti a studiarlo perché da google maps non si vedeva nulla e in più durante la tappa ho perso il GPS. Siamo stati bravi a prendere gli ultimi chilometri davanti, sennò sarebbe stata dura piazzarsi».
All’arrivo faceva freddino, 6°, e l’unico che pareva a proprio agio era lo svedese Jakob Söderqvist, che oggi ha spalleggiato alla grande il friulano. «Mamma mia, ha un motore incredibile questo ragazzo. È andato fortissimo, sono contento di averlo conosciuto per bene questa settimana. Oggi faceva un bel freddo, in gruppo erano tutti sofferenti, io compreso. Poi ho guardato Jakob che era bello tranquillo. ‘Per me è estate’ mi ha detto. Farà parlare di sé».
Lo sforzo di oggi è stato importante, ma in ottica Milano-Sanremo, primo obiettivo stagionale di Jonny, potrebbe tornare utile. «Eh dai, male non fa. Qui c’erano più metri di dislivello, ma la Sanremo è un’altra corsa, un’altra storia. Anche perché lì c’è un’altra incognita, dicono ci sia un ragazzo sloveno che è pronto ad attaccare sulla Cipressa. Tocca stare allerta…» ha concluso ridendo Milan.